Questa pagina e le altre che seguono sono dedicate ai simpatizzanti, aspiranti armatori, utilizzatori e armatori di barche carrellabili. 

Il sito contiene  alcuni articoli su come carrellare, una serie non completa di schede di barche carrellabili classificate per il loro peso sul carrello, indirizzi di web Clubs dedicati ai piccoli velieri ecc. 

C'è anche lo spazio a disposizione per lo scambio di idee, progetti, informazioni, esperienze, avventure, disavventure e proposte di raduni e regate.

 

Aggiornamento                              al     14 novembre 2010

Segnalo un interessante articolo di Michele Lischi  Sul "raduno degli amici del Piviere".

L'articolo si intitola "Eppure il vento soffia ancora" ed è su  " ENEZ VAZ"


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Diverso tempo fa mi misi a scrivere una sorta di opuscolo/manualetto promozionale di nautica carrellabile con l’idea trovare una casa editrice e di pubblicarlo. Poi mi sono reso conto che l'argomento meritava maggiore approfondimento e soprattutto doveva raccogliere esperienze di più persone per avere un coerenza  rispetto allo scopo che volevo realizzare. Ne parlai nel Forum del piviere e Gabriele ne fece una versione on line sullo schema di Naima. Adesso, sia pure appena impostato e totalmente incompleto, lo metto a disposizione di tutti coloro a  cui piace questa "cosa" e che magari vogliono inserirci un loro contributo.

ISTRUZIONI E ITINERARI DI CROCIERA VELICA PER PICCOLE BARCHE CARRELLABILI

Come strappare la propria famiglia da sdraio e ombrellone per portarla in crociera su un miniveliero

 






  
Ultimamente ho scritto più per    Che per VELIERO & CARRELLO.

Segnalo alcuni articoli:

 

 

 

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  • a chi � convinto   che le crociere a vela sono fattibili solo con enormi barconi, equipaggi di bucanieri, carte di credito illimitate, appoggi politici, e prepotenze varie, consigliamo la lettura del viaggio della Calipso (5,20 M DI CAT BOAT), VERSO LE COSTE CROATE. 
http://www.venturieri.it/iniziative/Tritto/ViaggioKalypso.asp

 

 

                                             INDICE

  1. Autocostruzione
  2. Come Rimorchiare la barca. (Suggerimenti,consigli ed esperienze)
  3. LE BARCHE CARRELLABILI : piccole; medie, grandi. (schede e foto e indirizzi).
  4. Navigazione sportiva con tratti in altura.- Solo trasportabili. (dimensioni per la carrellabilit�, ma peso eccessivo)
  5. Navigazione di grande altura con piccole barche (I mini crociera 6.50 simili o derivati dai minitransat).
  6. La classe micro.- (Il rilancio di una classe di piccoli carrellabili.)
  7. LA BIBLIOTECA. (Romanzi, racconti e diari di bordo. Pratica, tecnica e cucina)
  8. Piccola crociera costiera.
  9. Yachting camping.
  10. Proposte di regate, crociere e viaggi.
  11. Storie di Piccole barche
  12. il Limit ed il Cecco 5 (di Giuseppe Gozzoli) 
  13. Tutto sul Limit (di Giuseppe Gozzoli).
  14. ARIA 28 ULDB

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     Links interessanti:

  • Bolina: Rivista di vela pratica. 
  • I Venturieri di Chioggia: Associazione per la diffusione di cultura marinara.
  • Velalonga: Regata particolare nella laguna veneta.
  • Bca demco kit: l'autocostruzione di piccole barche secondo Paolo Lodigiani.
  • Rodolfo Foschi: Architetto Fiorentino  noto anche per la progettazione di piccole barche da crociera       costiera e altura.
  • Trekka     Pagina personale di Gino Fumagalli, armatore del Trekka, un Fortissimo in alluminio di 8 metri.
  •  Passione barche   Pagina personale di Giuseppe Debernardi, dedicata al Suo VEGA 27 e alle altre barche.

FILOSOFIA DEI VELIERI CARRELLABILI

Con uno yacth di piccole dimensioni si pu� praticare lo yacht camping (o camping nautico), la, piccola crociera costiera e l'altura media o addirittura grande.

Il diverso uso del mezzo in questione, il veliero, ne fa cambiare le caratteristiche e incide in maniera determinante sul peso trainaibile e quindi sulla possibilit� di rimorchio. (autovettura media, grande, esagerata, fuoristrada o TIR; carrello monoasse, biasse o altro)

 
 
Lo yacht camping si pratica veleggiando il, giorno e fermandosi la sera in spiaggia a campeggiare, spesso alando la barca in spiaggia. Occorre un mezzo leggero, facilmente alabile, leggero e decisamente sportivo.

Si utilizzano derive semi cabinate, normalmente inferiori ai sei metri di lunghezza, o pi� spesso con catamarani con o senza scafi abitabili. Per una descrizione di questo modo di navigare rimando agli scritti di Franchi Bechini, giornalista di Nautica" e sostenitore appassionato di questo modo di andare per mare, nonch� promotore dei "thalas",, il primo, e per ora unico salone dedicato alla nautica carrellabile.

- nella foto, il solitudo II di Bechini.-(dalla rivista "Nautica")

Il termine "piccola crociera costiera" è stato coniato da Lorenzo Carnevali nel suo manuale. (ED.Nistri-Lischi) Si intende una crociera sottocosta effettuata con una barca carrellabile a deriva mobile, raggiungendo il luogo scelto per la vacanza con la barca trainata con la propria autovettura, varare la barca, fare la crociera fermandosi nei porti o in rada, caricare nuovamente la barca sul carrello e tornare a casa.

Niente impedisce di lasciare la barca in quache porto per tornare in un altro momento a riprendersela. Per chi lavora, il tempo libero sarà sempre poco, non c’è niente da fare.

Questo tipo di navigazione è molto praticato da tedeschi austriaci e svizzeri e ha un vasto seguito nei paesi nordamericani, e può effettivamente conciliare la passione della navigazione e del viaggio con le altre cose importanti, come la famiglia, il lavoro, ecc.

 

Altura. E’ vero che Se la barca, pur piccola, � adeguatamente preparata , pu� permettersi di fare delle traversate di tutto rispetto; probabilmente a questo punto, il nostro veliero sar� dotato di bulbo e peserà maggiormente, con conseguente maggiore difficoltà di traino.

Nelle grandi traversate si vedono i coraggiosi, i marinai o gli incoscienti. A Vostro insindacabile giudizio.

Naturalmente questi discorsi valgono finch� si parla di crociera. La competizione � altra cosa.

Sopra:Vito Dumas sul Sirio,

La barca pi� piccola sulla quale ha navigato.(Da: "La crociera del Sirio" Mursia editore).

la foto di destra � del 1962.

Il signore che saluta si chiama Kenichi Horie, la Sua barca sia chiama MERMAID; la barca � lunga metri 5.80 e larga 1,52. La foto immrtala l'arrivo a San Francisco dopo una traversata di 5.300 miglia, dal giappone agli Stati Uniti.(Da: "La ricerca del mare" C.A. Borden. Mursia editore)

Ci sono tanti modi per praticare la vela, la scelta dipende da tanti fattori: l'et�, la salute fisica, gli impegni familiari, la disponibilit� di tempo libero, la capacit� economica. Le riviste di settore, salvo una eccezione (parziale), fanno pensare all'appassionato o come un semi-professionista sempre alla ricerca di uno sponsor che gli paghi il suo divertimento, oppure come un ricco o ricchissimo signore che usa il veliero come strumento per relazioni sociali e quindi per affari. E per le barche, o mostri da regata, o lussuose ville galleggianti, che escono due settimane dal porto di armamento. Se invece facciamo una passeggiata per i porti turistici, specie quelli pubblici, ci rendiamo conto che la realt� prevalente � delle barche di lunghezza inferiore agli otto metri, magari un po’ vecchiotte. Sono convinto (e per fortuna non sono solo) che si possa andare in mare in maniera molto pi� semplice, meno impegnativa, senza complessi di inferiorit� per i signori descritti prima, forse divertendosi maggiormente. Come? Con una barca relativamente piccola, che permetta brevi crociere di fine settimana o poco pi�, di facile uso e manutenzione, ma soprattutto che sia facilmente rimorchiabile con la propria autovettura. La cosa pi� importante � che sia armabile e conducibile da una sola persona. Gli altri possono aiutare solo se ne hanno piacere.

Alfredo Vincenti

 
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