NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
SOMMARIO
MENU
Esperienze personali

Portolano Maremmano 2


TRA BOCCA DI MAGRA E LIVORNO


Oltre Punta Bianca e Montemarcello e oltrepassata la foce del Magra si apre la vasta distesa della Versilia. Questa costa bassa e lineare pur non offrendo apprezzabili delizie per il diporto costiero gode della notevole cornice delle Alpi Apuane nonchè del variegato e godereccio porto di Viareggio. Solo gli estremi Nord e Sud (Viareggio appunto) offrono ridosso. Il navigatore che davvero disprezzi le occasioni che il Golfo di La Spezia offre può gettare l'ancora sotto il citato MonteMarcello ad Est o ad Ovest di Bocca di Magra. Di lì per trovare altro ridosso si deve correre fino a Viareggio. Questo porto pur ampio e dotato di innumerevoli darsene non è specificamente attrezzato per il transito. Se la questione però ruotea sul fermarsi per una notte il pivierista sa bene che non è mai un problema affiancarsi a qualche altra barca o scovare un angoletto dimenticato di due metri di banchina. Questo discorso vale, per quanto mi riguarda, per qualsiasi approdo dove si sia liberi di trovarsi un posto in banchina. Basta un po' di curiosità, cortesia e chiedere a quelli del luogo. Nessuno potrà negarvi questo piccolo diritto. Gettare una cima a terra dopo aver navigato è un bisogno di base, fisiologico come bere o dormire. Basta partire dal presupposto e riconvincersi se si è stati abituati alla prassi della tassa estorta che questo diritto è sacrosanto e soprattutto che vige in ogni porto del mondo. Tornando al caso specifico si potrà trovare posto nel tratto più vicino all'imboccatura del canale Burlamacco limitatamente alla media stagione. Il tratto interno è presidiato tutto l'anno dalle barche dei locali. In mancanza di posto perfino in vicinanza dell'imboccatura (la zona meno ambita per via delle scie alzate dalle imbarcazionio in uscita ed entrata al porto e della risacca) fate un tentativo all'approdo della Madonnina, in pontili galleggianti appena prospicenti il Canale suddetto. Qui i posti sono tutti assegnati ai residenti ma in assenza delle loro barche (magari per manutenzione a terra) viene concesso il transito. Per chi non conosce Viareggio consiglio di insistere sul Canale. Il Lungomolo che lo delimita è parte della passeggiata del paese, un'istituzione per i viareggini che vi vanno a passeggio o si fermano per chiacchierare al sole e sempre frequentato da pescatori o ragazzini che fanno tuffi. Se invece si vorrà solo dormire sodo durante un trasferimento consiglio allora la darsenetta Sud, frequentata da pontoni, draghe e sede dei pescatori. Una parte di banchina viene lasciata libera per permettere alle gru di alaggio di lavorare durante il giorno. Lì non sarete disturbati. Tra Viareggio e Livorno si apre l'ampia piana di Pisa. Le coste che essa stende al mare, al pari della Versilia offrono pochissimi ridossi, in pratica solo Bocca d'Arno fino a Livorno.

Unica eccezione è una zona di basse coste sabbiose, di notevole peculiarità paesaggistica e protetta da alcune gittate di massi separate dalla riva che la proteggono dai marosi. Si tratta della costa prospicente la località Gombo

 

http://maps.google.it/maps?client=firefox-a&channel=s&hl=it&q=torre+scuola,+palmaria&ie=UTF8&ll=43.718295,10.273912&spn=0.00701,0.013819&t=h&z=16

 

Questo approdo molto naturalistico può essere fruito da sole vele a deriva mobile, o barchette minime. Barche con pescaggio maggiore possono fruire ben poco delle coste di tutto questo tratto di mare, sempre accarezzate dalla risacca. Ciò non limita comunque il piacere del costeggio ravvicinato durante il quale potrete godere di paesaggi silenziosi, lunghe spiagge sormontate da dune e adornate di canneti. Nel fare ciò ponete attenzione ai fondali ridotti e alle barre di sabbia in corrispondenza delle foci dei vari torrenti e canali. La citata Bocca d'Arno è navigabile ed attrezzata per ogni necessità, anche cantieristica. E' pure un ambiente molto tipico come spesso lo sono le fiumare, ambienti a parte rispetto alle località costiere più propriamente marittime. Vegetazione che si getta sulle acque e retoni sospesi, uccelli acquatici e traballanti banchine in legno spalleggiate da baracche dei gestori di pontili e cantierini. Non la conosco nell'intimo e per dettagli vi rimando agli esperti di zona, Sergio e Mario.


Prossima puntata: COSTA A SUD DI LIVORNO FINO PIOMBINO




01/12/2008 Francesco Cappelletti
forleonte@gmail.com

Questa pagina è stata visualizzata n. 2110 volte

0 Commenti


credits