NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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Racconti

4 di media

Il viko di bolina non raggiunge la sufficienza anzi nonostante qualche puntatina poco oltre il 5 si assesta su una media del 4. Certo è che il vento arrivava si e no alla sufficienza e la media è stata fatta su ben 6 ore di veleggiata comprese le virate e il code0 si sa è un compagno di banco pretenzioso nelle virate.

Siamo arrivati verso le 10 tutto ghiacciato, sul pontile ci si può pattinare, si percepisce una leggera inverna, ma un nebbione da manuale impedisce di vedere perfino i mostravento. Il Viko però è uno studente entusiasta e ci sprona ad uscire lo stesso; veleggiamo così per un'oretta o poco più affidandoci ai sensi per percepire l'eventuale arrivo di altre barche e agli strumenti per non impattare sulla costa sempre troppo vicina sul lago. 2 nodi, max 2.5 con aria appena percepibile, sperando di migliorare la media attraversiamo un paio di volte il lago; fino a mezzogiorno quando suona la campanella per l'intervallo, il vento va a mensa e anche noi ci dedichiamo al nostro asinello appena stagionato e al suo collega cinghiale accompagnati non dalla mamma questa volta, ma da un fossa alle erbe e dal sig. Bitto. Per non farli stare al freddo li appoggiamo su delle fettine di Altamura ben scaldate dall'Origo.

Al solito, quando ci si diverte il tempo vola e l'intervallo è già finito, inverna torna l'ora nebbia è finita e si studia finalmente un po' di sole. In un attimo siamo chini sui libri anzi più che chini siamo protesi in falchetta, perché l'inverna questa volta si distende bene e Vikolocorto comincia a far sentire il suo peso. I compagni di banco vengono dalla scuola delle derive e non si spaventano minimamente anzi trattano il "problema" con naturalezza: raffica lasca randa fuori le gambe via si parte, cazza randa, orza. Così la media si alza subito.

Si son fatte le 3, meglio fare un altro intervallo, questa volta però si esce a giocare in cortile. Vikolocorto tira fuori dalla borsa il gennaker e noi ci saliamo subito sopra partendo verso nord, questo è un gioco più rilassante anche se i miei compagni non sembrano del mio stesso avviso e dopo un mio tentativo di procedere a farfalla iniziano a farmi orzare man mano, così per rialzare un po' la media mi si dice. Io comincio ad essere un po' stanco e li convinco ad invitare anche Gino, lui al timone non si stufa mai.

Giù fino ad Angera, purtroppo sono quasi le 4 il sole sta andando a casa e di solito si porta via anche il vento, meglio risalire. Via il gennaker e fuori di nuovo il code0, il vento è sempre sui 6/7 nodi il peso attivo fa si scricchiolare ogni perno del viko, ma riesce a tenerlo ben poco sbandato e così tiriamo un bordo al traverso fino ad Arona poi su stretti per tornare a Lisanza. C'è ancora il sole e il vento quando cominciano a chiamarci per tornare a casa, ma noi fingiamo di non sentire e tiriamo ancora altri 3 bordi avanti e indietro fino a che verso le 17 l'inverna ci molla proprio. Mentre rientriamo a motore salutiamo un'ultima volta l'asinello. Infine ormeggiamo proprio mentre suona la campanella.


08/02/2010 Stefano Madella
vikolocorto@vikoclass.org

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