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16/12/2013 - Conclusa la MiniTransat 2013

Benoit Marie e Giancarlo Pedote
Photo credit: ©Jacques Vapillon/Mini-Transat 2013

Si è conclusa la MiniTransat 2013, 19esima nella storia della affascinante competizione che prevede la traversata atlantica, in solitario, su barche di sei metri e mezzo.

Con l'arrivo a Pointe-à-Pitre degli ultimi solitari ancora in navigazione dopo 32 giorni dalla partenza, cala il sipario su una edizione storica, sia per il percorso inusuale che per la lotta al vertice tra i mini più sofisticati, i cosidetti "proto", che ha visto in testa fino alle ultime miglia uno skipper italiano, in una regata tradizionalmente dominata dai navigatori francesi (l'unica vittoria di un navigatore solitario non francese risale al lontano 1979 ad opera dello statunitense Norton Smith).

Tra sabato e domenica hanno completato il percorso Ludovic Mechin e Hugues Chollet, che partecipavano nella categoria proto e che non saranno classificati in quanto arrivati oltre 12 giorni dopo il primo che ha tagliato il traguardo.
Ieri alle 4,52 ora locale ha concluso la traversata la skipper spagnola Pilar Pasanau, trentaduesima e ultima tra i mini di serie.

Sulla linea della partenza, fissata quest'anno per il 13 ottobre dal porto bretone di Douarnenez, si erano presentati 84 concorrenti, 31 tra i proto e 53 tra i serie.
La gara avrebbe dovuto svolgersi sul percorso in due tappe Douarnenez-Lanzarote e Lanzarote-Pointe au Pitre (Guadalupa), con la classifica che come al solito doveva essere calcolata con la somma dei tempi delle due frazioni.
Il succedersi di perturbazioni sul Golfo di Guascogna induceva però l'organizzazione a disporre numerosi rinvii, per infine giungere alla decisione di approfittare di una finestra di condizioni meteo sufficientemente agevoli per i piccoli mini e dare il via il 29 ottobre, solo fino al porto di Sada, nel nord-ovest della Spagna, per una sosta che avrebbe consentito di evitare una nuova forte burrasca prevista su Capo Finisterre.
La situazione si è poi complicata, i più lenti della flotta si sono trovati in condizioni difficili, molti hanno cercato e poi trovato rifugio sulla costa spagnola più a est, a Gijon, e questa prima parte della navigazione, che doveva essere valida come tappa della competizione, è stata annullata, proprio mentre il primo entrava in porto a Sada.

Tutte queste vicissitudini hanno fatto delle "vittime". Quando il 13 novembre la flotta ha ripreso il mare, per una tappa unica di quasi 4.000 miglia, il percorso più lungo della storia della MiniTransat, direttamente verso il traguardo con passaggio obbligato dalle Canarie, ben 11 solitari avevano dato forfait. Tra loro anche uno degli skipper italiani della pattuglia di sette presenti in questa edizione, Davide Lusso.

Lo skipper che al comando della flotta era per primo arrivato a Sada era il nostro Giancarlo Pedote, fino dalla vigilia accreditato come uno dei possibili vincitori della gara.
Giancarlo, che era alla sua seconda partecipazione (aveva concluso quarto tra i mini di serie nel 2009), tornava alla competizione con il prototipo vincitore della scorsa edizione. Dopo una stagione sui monotipo Figaro nel 2010, aveva passato gli ultimi due anni a Lorient per prepararsi presso il centro fondato e diretto da Tanguy Le Glatin (Lorient Grand Large) e fin da subito ha dimostrato di essere preparato all'impresa e che il suo mini, Prysmian, era ancora competitivo.

In effetti la storia di questa lunga MiniTransat è per noi anche quella di Giancarlo Pedote, che a poche miglia dalla conclusione ha visto sfumare una vittoria storica, per lui e per la vela italiana.
Giancarlo ha preso il comando fin dalle prime miglia di navigazione dopo la partenza da Sada e lo ha mantenuto per 9/10 della gara, ma ha perduto nelle ultime miglia il confronto con Benoit Marie, forse anche per il rallentamento causato da una avaria al bompresso del suo mini nell'imminenza dell'arrivo, che gli ha fatto perdere tempo prezioso proprio mentre il duello con Benoit Marie si accendeva per la volata finale.

Certamente va riconosciuto il merito al vincitore, il giovane skipper francese Benoit Marie, che era alla sua prima MiniTransat a bordo di un prototipo varato nel 2007, un progetto Finot con il quale Thomas Ruyant vinse la competizione nel 2009, rinominato "benoitmarie.com".
Marie ha passato la linea d'arrivo di Pointe-à-Pitre l'1 dicembre alle 22,46 ora italiana, dopo 18 giorni, 13 ore, 1 minuto e 5 secondi di navigazione, poco meno di tre ore prima di Giancarlo.

Anche se la delusione è naturale per una vittoria a lungo assaporata, e che sarebbe anche stata meritata, quella dello skipper fiorentino Giancarlo Pedote, che tra l'altro ha anche stabilito con 273 miglia il record di percorrenza nelle 24 ore, rimane comunque una grande regata e la migliore performance di uno skipper italiano nella MiniTransat.

Questa edizione della regata è stata caratterizzata anche dalle impreviste condizioni meteorologiche in Atlantico che la flotta ha trovato dopo il passaggio da Lanzarote, per la prolungata latitanza dell'aliseo in Atlantico che ha lasciato spazio ad ampie zone di venti deboli con le quali hanno dovuto fare i conti quasi tutti gli skipper, ad esclusione dei primi.
E' stata quindi una traversata decisamente faticosa per gli ultimi solitari che oltre a navigare sul percorso più lungo della storia della competizione hanno dovuto confrontarsi con inaspettate bonacce.

Del gruppo dei primi mini all'arrivo ha fatto parte anche il vincitore tra i mini di serie, Aymeric Belloir (21 giorni, 9 ore, 12 minuti e 27 secondi il suo tempo di corsa), seguito sul traguardo dalla skipper francese Justine Mettraux, che si era fatta notare vincendo il prologo della regata disputato a Douarnenez il 6 ottobre.

Alterne le fortune degli altri skipper italiani che hanno partecipato alla competizione, tutti alla loro prima esperienza.

Michele Zambelli (Fontanot), che insieme a Giancarlo Pedote partecipava alla regata nella categoria Proto, ha concluso dopo 24 giorni e 20 ore di navigazione con un buon decimo posto, a soli 23 minuti dal nono in classifica.

Tra i mini di serie ottimo quinto posto di Alberto Bona (Onelinesim.it); 25 giorni e 2 ore il suo tempo di corsa e miglior risultato per un italiano dopo il 4° posto ottenuto da Giancarlo Pedote nell’edizione del 2009.

Federico Cuciuc, nelle retrovie della flotta, ha concluso al 31esimo posto dopo 29 giorni e 16 ore di navigazione.

Gli sfortunati Federico Fornaro e Andrea Iacopini, quando erano ormai vicini al traguardo, hanno dovuto abbandonare non solo la regata ma anche le loro barche e hanno raggiunto Point-a-Pitre a bordo dell'Imaginaire, uno dei sei mezzi appoggio che ha seguito passo passo lo svolgimento della regata.

Classifica:

PROTO

  1. Benoît MARIE (FRA) 18j 13h 01min 05s
  2. Giancarlo PEDOTE (ITA) 18j 15h 56min 30s
  3. Rémi FERMIN (FRA) 19j 13h 38min 46s
  4. Bertrand DELESNE (FRA) 19j 19h 37min 47s
  5. Bruno GARCIA (ESP) 19j 20h 22min 31s
  6. Julien PULVE (FRA) 21j 17h 26min 56s
  7. Nicolas BOIDEVEZI (FRA) 24j 02h 25min 14s
  8. Louis SEGRE (FRA) 24j 8h 47min 47s
  9. Annabelle BOUDINOT (FRA) 24j 19h 47min 3s
  10. Michele ZAMBELLI (ITA) 24j 20h 10min 5s
  11. Alan ROURA (SUI) 25j 3h 16min 44s
  12. Maxime SALLE (FRA) 25j 17h 1min 0s
  13. Robin MARAIS (FRA) 28j 12h 40min 10s
  14. Axel TREHIN (FRA) 28j 12h 49min 29s
  15. Thomas GUILBAUD (FRA) 28j 13h 15min 28s
  16. Eric JEZEGOU (FRA) 30j 7h 25min 58s
  17. Ludovic MECHIN (FRA)
  18. Hugues CHOLLET (FRA)

Ritirati:
Sébastien PICAULT (FRA)
Gwénolé GAHINET (FRA)
Gilles AVRIL (FRA)
Vincent BUSNEL (FRA)
Carlos LIZANCOS (ESP)
Louis MAUFFRET (FRA)
Nolwenn de CARLAN (FRA
Stanislas MASLARD (FRA)
François GUIFFANT (FRA)

SERIE

  1. Aymeric BELLOIR (FRA) 21j 9h 12min 27s
  2. Justine METTRAUX (SUI) 22j 22h 55min 34s
  3. Simon KOSTER (SUI) 23j 11h 15min 59s
  4. Renaud MARY (FRA) 24j 17h 52min 7s
  5. Alberto BONA (ITA) 25j 2h 46min 10s
  6. Tanguy LE TURQUAIS (FRA) 25j 2h 56min 46s
  7. Jean-Baptiste LEMAIRE (FRA) 25j 3h 16min 26s
  8. Jérôme D'ABOVILLE (FRA) 25j 04h 38min 17s
  9. Damien AUDRAIN (FRA)25j 05h 21mn 18s
  10. Craig HORSFIELD (RSA) 25j 10h 0min 33s
  11. Arnaud CHAIGNE (FRA) 25j 11h 55min 12s
  12. Eric COCHET (FRA) 25j 12h 21min 19s
  13. Arnaud DAVAL (FRA) 25j 15h 8min 54s
  14. Robert ROSEN JACOBSON (NED)
  15. Arnaud GENTIEN (FRA) 26j 2h 57min 13s
  16. Pip HARE (GBR) 26j 5h 32min 5s
  17. Pierre-François DARGNIES (FRA) 26j 6h 33min 44s
  18. Florian BLANCHARD (FRA) 26j 6h 37min 42s
  19. Julien MARCELET (FRA) 26j 7h 11min 5s
  20. Florian MAUSY (FRA) 26j 9h 35min 32s
  21. Yoann TRICAULT (FRA) 26j 18h 58min 18s
  22. Jonas GERCKENS (BEL) 26j 19h 13min 55s
  23. François LAMY (FRA) 26j 23h 17min 57s
  24. Jean-Loup CHENARD (FRA) 27j 22h 27min 21s
  25. Charles BOULENGER (FRA)28j 1h 12min 53s
  26. Thomas GUICHARD (FRA) 28j 5h 51min 25s
  27. Raphaël MARCHANT (FRA) 28j 15h 12min 18s
  28. Jérôme LECUNA (FRA) 28j 17h 49min 50s
  29. Erwan PELLEN (FRA) 28j 19h 7min 55s
  30. Raphaela LE GOUVELLO (FRA) 29j 3h 23min 35s
  31. Marc DUBOS (FRA) 29j 10h 37min 32s
  32. Federico CUCIUC (ITA) 29j 16h 5min 36s
  33. Pilar PASANAU (ESP) 32j 0h 7min 0s

Ritirati:
Yannick LE CLECH (FRA)
Yann LE PAUTREMAT (FRA)
Bert BOSSYNS (BEL)
Ian LIPINSKI (FRA)
Clément BOUYSSOU (FRA)
Joel MIRO GARCIA (ESP)
Jean-Marie OGER (FRA)
David GENEST (FRA)
Richard HEWSON (AUS)
Diane REID (CAN)
Aron MEDER (HUN)
Federico FORNARO (ITA)
Andrea IACOPINI (ITA)

 

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Redazione Velanet

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