
La regata organizzata dal Circolo della Vela per sostenere la Race for the cure della Susan G. Komen è stata un successo. Ben 27 le imbarcazioni d'altura che hanno partecipato con a bordo 160 persone di cui ben 120 iscritte Komen a cui vanno aggiunte le 11 derive con altri 45 iscritti circa.
A vincere la regata in classifica overall è stata Yellow Bee (CC Barion) timonata da Petra Kliba (YC Vega) e con a bordo un equipaggio tutto al femminile.
«È stata la prima edizione di una straordinaria avventura che ci auguriamo possa essere senza fine - ha commentato Dino Sibilano, presidente del Circolo della Vela di Bari a margine della premiazione - Il Circolo da anni sostiene l'unione tra sport, prevenzione e benessere e già negli anni passati organizzavamo una veleggiata tra i più piccoli per sostenere la Komen. Allora, perchè non trasformare la Race for the cure nella Race and sail for the cure?» - ha concluso lanciando una proposta all'organizzazione.
Idea raccolta senza indugi dal senologo Vincenzo Lattanzio, presidente del comitato pugliese di Susan Komen Italia che, a sostegno della proposta di Sibilano, ha dichiarato che «già negli anni passati l'associazione americana guardava con interesse le iniziative italiane e aveva notato la manifestazione di vela barese con le derive. Race and sail for the cure - ha proseguito - è un'idea che è già andata e si stanno già iniziando a gonfiare le vele per il prossimo anno».
Anche Raffaele Ricci, presidente VIII zona Fiv ha sposato l'idea. «Negli anni passati - ha detto - i piccoli optimist già facevano le veleggiate. Stavolta abbiamo fatto di più: c'era un campo di regata e 38 barche partecipanti con poco più di 250 partecipanti e l'anno prossimo saranno ancora di più. La giornata ha aiutato tantissimo e gli equipaggi si sono divertiti con un'impoppata nel tratto d'andata e una bella bolinata al ritorno dopo aver girato la boa posizionata davanti al Trullo. Ho visto tante facce nuove - ha concluso - insieme a volti noti della nostra vela uniti da uno spirito di sano agonismo per raggiungere lo stesso obiettivo: raccogliere fondi per la lotta ai tumori del seno».
LA REGATA E I VINCITORI
La regata è partita puntualissima alle 11. Gli equipaggi hanno affrontato un campo di regata a bastone con un cancello finale. Il giro di boa era stato allestito davanti alla spiaggia del trullo per le imbarcazioni da diporto mentre per le derive era davanti a Torre Quetta. Il vento era un maestrale tra i 10 e 12 nodi che ha reso la regata divertente per tutti i partecipanti.
Per le derive, nella classe 555 il podio è andato a Francesca Pasqua Di Bisceglie (timoniera) e alle suo equipaggio tutto femminile; il secondo posto è stato di Davide Cuppone (CV Bari) con un equipaggio misto e il terzo invece è stato di Anna Chiara PerTanzarella (CV Bari), anche lei con un equipaggio misto in barca. Per i 420 invece il primo posto è andato a Ilaria Ditonno e a Luigi Ricchioni (CV Bari); il secondo a Giorgia Roca e Tiziana Rondinone (CV Bari), che hanno conquistato anche il primo posto come equipaggio tutto femminile; e il terzo a Antonio Mocci e Laura Ambrosi (CV Bari).
Per il diporto le imbarcazioni sono state divise in base alla lunghezza. Nella classe oltre i 41 piedi la prima classificata è stata Morgan (CV Molfetta) con Antonio Tota Giancaspro al timone (1 donna a bordo su 10 membri di equipaggio Njlaya).
A seguire Zucca, il dufour 45 di Michele Lavermicocca (Cus Bari) con al timone Valeria Di Cagno (CV Bari) che ha vinto il premio come primo timoniere donna. Al terzo posto si è piazzata Grace II di Nicola Turi (Cus Bari) con la percentuale più bassa di donne a bordo (2 su 4). In questa classe è stata premiata anche Yellow Sock di Claudio Amorese con al timone Angela Palmisano, che aveva l'equipaggio con la maggior percentuale di donne a bordo.
Nella classe diporto 37 - 41 piedi prima classificata è stata Valja II di Gian Carlo Di Renzo (Njlaya), seguita da Ghiro di Vincenzo Caiaffa (CV Bari) con al timone la figlia Francesca, prima timoniera donna;e Ibis (LNI Bari) di Fernando Cervellieri con Cristina Cervellieri al timone. Premiate anche Maestra (LNI Bari) di Mario Chimenti con Ines Montefusco (CV Marina di Lecce) al timone per la percentuale maggiore di donne a bordo e Tabasco di Antonio Morga (CV Bari) con Ivan Colella al timone e con la percentuale minore di donne a bordo.
Per i 30 - 36 piedi prima è stata Gioia Mia di Giuseppe Orsini (CV Bari); seconda Albeggio di Nicola Capriati (CV Giovinazzo); terza Abra Ca Da Bra di Luigi Lonigro (Cus Bari) con la percentuale maggiore di donne a bordo. Premiata anche Daisy di Adriana Mosca (CV Bari) con Pasquale di Tonno al timone e con a bordo la percentuale minore di donne.
Ultima classe è quella sotto i 30 piedi. In questa classe gareggiava Yellow Bee, vincitrice overall su tutte le 27 imbarcazioni in gara. Seconda è arrivata Nirvana di Nicola Antonacci (CC Barion) con Roberto Benedetti al timone e terza Nell'aria di Vito Laforgia (Cus Bari) con Fabrizio Buono al timone (CV Bari). Altri due premi sono stati assegnati anche in questa classe e sono andati a To be late di Valeria Ruggiero (LNI Bari) per la percentuale maggiore di donne a bordo e ad Astra di Emilio Tomo (CV Bari) con Irma Melini (CV Bari) al timone per l'equipaggio 50e50.
Credit: Alessandra Montemurro
Redazione Velanet