NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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Domande & Risposte

Cosa si intende per piccola barca?

Il concetto di “piccolo” è per sua natura relativo. Per uno come Khashoggi probabilmente uno yacht di 20 metri è “piccolo”, ma per la gente normale, è piccola una barca fino a circa 6 metri e mezzo: oltre si inizia ad entrare nella categoria degli yacht.

(risposta di Fabio Fazzo)


Quali sono le caratteristiche salienti delle piccole barche?

Le piccole barche si suddividono essenzialmente in due grandi categorie: derive e piccoli cabinati. Le prime sono barche a deriva mobile, non pontate, prive di zavorra, lunghe fino a circa 5-5,5 mt. e che possono arrivare al massimo a pesare 5-600 kg.. Alcune derive (tipo Tridente 5) possono essere dotate di un piccolo fuoribordo. I piccoli cabinati sono barche a deriva fissa o mobile, di solito dotate di zavorra, pontate, generalmente dotate di almeno un paio di (magari spartanissime) cuccette, lunghe dai 5 ai 6,5 mt. e che pesano dai circa 7-800 kg. fino a circa 1.500 (talvolta un po’ di più) kg. I piccoli cabinati sono sempre dotati di motore: i più grandi anche entrobordo. Ci possono essere ovviamente barche che si piazzano a cavallo tra le due categorie.

(risposta di Fabio Fazzo)


Quali sono le ragioni per scegliere una piccola barca?

C’è chi la sceglie perché vorrebbe un panfilo ma può permettersi solo una canoa gonfiabile, chi per fare esperienza in attesa (o nella speranza) di passare a qualcosa di più grande, chi perché ama andare per mare, ma non vuole impegnarsi troppo, chi per autentica passione per le piccole barche, chi (probabilmente i più) per tutte o alcune di queste ragioni insieme, più o meno bilanciate. Vale però la pena di dare un consiglio: se non si aderisce almeno un po’ alla filosofia del “piccolo è bello”, è meglio stare in banchina a Porto Cervo a guardare le barche dei “VIP” mentre si lecca un gelato. E’ più economico.

(risposta di Fabio Fazzo)


Una piccola barca è facilmente carrellabile?

Dipende: una deriva senz’altro; un piccolo cabinato solo a condizione che sia dotato di deriva mobile e pesi al massimo circa 900 kg. Oltre è ancora possibile ma le complicazioni aumentano in misura proporzionale al peso della barca.

(risposta di Fabio Fazzo)


Una piccola barca è facilmente alabile da uno scivolo?

Fino a circa 5-600 kg. di peso senz’altro sì. Oltre l’operazione diventa difficile o, in certi casi, quasi impossibile. L’alaggio con gru, tuttavia, non è particolarmente costoso, se limitato all’inizio e alla fine di una vacanza

(risposta di Fabio Fazzo)


Una piccola barca è spiaggabile?

Una deriva senz’altro sì. Un piccolo cabinato senz’altro no perché lo impedisce il peso: al massimo, se dotato di deriva mobile, si può pensare di ormeggiarlo molto vicino alla spiaggia in acque molto basse (aspetto che facilita il camping nautico e consente spesso di risparmiare sui costi di ormeggio perché si possono utilizzare specchi d’acqua “residuali” nei porticcioli o nei marina).

(risposta di Fabio Fazzo)


Cosa posso farci con una deriva?

Dal punto di vista nautico è inutile farsi illusioni credendosi dei novelli Moitessier, una deriva serve per regate tra le boe o brevi uscite a poca distanza dalla base di partenza. Qualche giovane avventuroso con una deriva dotata di gavoni abbastanza spaziosi (ad esempio un Tridente 5) potrà provare a farci un po’ di camping nautico, tenendo presente l’esigenza di “raggiungere la civiltà” almeno una volta al giorno per rifornirsi di acqua e cibo. Dico giovane perché garantisco che dopo i 40 anni dormire in una tenda montata su una barca o su una spiaggia può diventare doloroso anche d’estate. I grandi vantaggi delle derive rispetto ai piccoli cabinati consistono nella facile carrellabilità, nella facilità di alaggio e nei ridotti (anche se non nulli) costi di ormeggio, rimessaggio e manutenzione.

(risposta di Fabio Fazzo)


Cosa posso farci con un piccolo cabinato?

Sono barche pensate per permettere comode gite giornaliere o brevi crociere costiere. Anche qui conviene lasciare da parte velleità eccessive: i piccoli cabinati non sono di solito omologati per navigazioni d’altura. Si può però anche immaginare di utilizzarli per crociere costiere abbastanza lunghe di qualche centinaio di miglia, purchè si disponga di molto tempo. Occorre infatti considerare che per ragioni fisiche, una barca a vela non planante lunga al galleggiamento 5 mt. può fare al massimo circa 4 nodi, mentre un 6 mt. al galleggiamento può arrivare a circa 5. Considerando che una barca a vela non procede quasi mai in linea retta lungo la sua rotta, la velocità reale di un piccolo cabinato è quindi al massimo di 2 o 3 miglia all’ora (salvo che non si vada a motore: in quel caso si possono fare i 4 o 5 nodi massimi teorici). Quindi per coprire a vela una distanza di anche solo una decina di miglia, occorrono 4 o 5 ore. Moltiplicate questo dato per le miglia di un lungo viaggio, considerando le soste per fare il bagno, dormire o maltempo e realizzerete che anche in un mese pieno di vacanza molto lontano non si può andare.

(risposta di Fabio Fazzo)


Domanda fondamentale: una piccola barca aiuta a “cuccare”?

Scordatevelo (al massimo aiuta a farsi mollare!).

(risposta di Fabio Fazzo)


Ho sempre pensato che, se per conquistare una donna ti devi presentare con dovizia di mezzi, ostentando magari più di quanto tu non abbia, il raggiungimento di tale obbiettivo, non ne varrà presto la candela, pur essendo, riconosco, oggigiorno il metodo più usato frequentemente e che ha più  successo. Per uno scopo più nobile e duraturo, non credo sia il giusto metodo, ma anzi penso che abbia solo effimeri risultati, come lo dimostrano le infinite separazioni e divorzi, forse dovuti anche a questo.

Comunque se ti accontenti di ciò, liberissimo di godere della "botta e via!!!"

Raramente un rapporto iniziato così sarà duraturo!

Basato su false esteriorità. Se invece desideri qualcosa di più, ti posso garantire con la mia esperienza personale, che se veramente hai la passione del Mare, quando troverai una donna che condividerà con passione anche la modesta navigazione con un piccolo Piviere, e proverà gioia nel dividere con te soprattutto piccole cose e riuscirà a trasformare in grandi, anche piccole avventure, avrai senz’altro messo le basi per un rapporto felice e duraturo. E per rispondere anche alla domanda di cui sopra, ti posso dire che finché sei giovane e senza troppe responsabilità, anche con una piccola imbarcazione, osservando un minimo di accortezza, mai offuscata dall’incoscienza, puoi fare grandi cose e bellissime navigazioni, e ti consiglio, se hai questo desiderio e queste attitudini, di approfittarne e metterle quanto prima in pratica, tralasciando, malgrado tutto, anche cose che al momento ti possono sembrare prioritarie, perché ti posso garantire da adulto esperto, che se rimanderai, sarà sempre troppo tardi, ed al trascorrere del tempo subentreranno impegni sempre più grandi, che ti impediranno di realizzare questi tuoi desideri, ed il ricordo ti andrà spesso ai soli momenti che hai trascorso in barca, poiché proprio per la nostra natura terragnola,  la grande differenza che comporta il vivere avventure nautiche a bordo anche di piccole imbarcazioni, imprime in noi emozioni che non dimenticheremo mai.



(risposta di Mario Volpini)



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