Cos'è una barca su un lago se non un giocattolo?
E cos'è un giocattolo se non un mezzo
e un luogo dove aggiungere altri giocattoli?

(dal sito di Bimba)

Sommario:

TUTTI I NUOVI PROGETTI E MODIFICHE DI VIKOLOCORTO LE TROVATER SUL SITO VIKOCLASS NELLA SEZIONE "VIKUSTOM"

2a mano alla randa NEW

Vento del bompresso
Frigorifero, il nuovo progetto
Frigorifero, la scatola
Presa in banchina
Frigorifero, il foro
Tendine finestrini
Lacci sotto mensole
Barber gennaker, elastipilota,
batteria servizi, drizze,
strozzascotte, ....

Stereo
Varo da Carrello
Pannello solare
Vikarrello
Origo
Caricabatterie 220V
Carrello
Spray Hood per i piccoli
Pilota automatico
Avvolgi gennaker
Trasto randa
Supporti drizze
Terzaroli in pozzetto
Cappottina pozzetto
Gennaker
Wind e Eco
Carteggio
Quadro elettrico

19 settembre 2009
Il viko è dotato in origine di una sola mano alla randa, teoricamente è sufficiente in quanto oltre i 15/18 nodi si tende a dare motore e a rientrare, ma qualche volta è capitato di trovarsi in situazioni in cui poteva essere utile avere una seconda mano, non dico che si possa risalire il vento con 25 nodi, ma in poppa o al traverso riducendo ulteriormente la tela esposta creso si possa ancora veleggiare.
Ora aspettiamo solo una giornata ventosa per provare.

2 agosto 2009
Tirante del bompresso.
Il gennaker non ha una grande trazione e oltretutto non richiede di cazzare la drizza oltre un certo livello. Il Code0 si. la drizza deve essere veramente in tensione per ridurre a livelli accettabili la catenaria, ho quindi messo in opera un paranco per cercare di limitare lo sforzo del bompresso scaricando parte della trazione sul golfare d'ormeggio.

2 agosto 2009

La scatola non è andata a buon fine, impossibile montarla, troppo fragile. Ho quindi deciso per una soluzione più drastica: inscatolare una parte del gavone resinando 2 paratie all'interno. Forse più facile della scatola non consente però di coibentarlo al meglio. Vedremo poi come funziona.

9 giugno 2009
Prima prelevavamo la corrente in banchina passando dal gavone di poppa, comodo, ma con delle controindicazioni: rimaneva aperto e non si poteva calpestarlo.
Ora c'è una stupenda presa sul dritto di poppa.

9 giugno 2009
Da un po' di tempo ci portiamo a bordo un frigorifero peltier a 12Volt con sommo gaudio, oltre alle bevande fredde possiamo permetterci lo yogurt per la prima colazione o i salumi per più giorni di navigazione. La batteria lo supporta tranquillamente con l'accortezza di attaccarsi subito alla 220 appena entrati in porto o di mantenere il pannello solare ben orientato. Ovviamente se non si va a motore nel qual caso il problema non si pone.
Il frigo portatile è però scomodo e invadente, non si sa dove metterlo, sbatte in navigazione, è ingombrante insomma. Pensa e ripensa ho trovato una soluzione che sembra valida, cannibalizzare il motore della ghiacciaia e montarlo in uno dei gavoni opportunamente coibentato, facile a dirsi il Viko non ha praticamente gavoni e non riuscivo a decidere quale perdere. Poi l'illuminazione, la parte alta del sottolavello è inutilizzata e potrei accedervi con un portello dietro al rubinetto. Facile, ma traumatico ho pensato e ripensato per un mese prima di fare il buco, ma edesso è fatto e non si torna più indietro.


Seconda fase.Non trovando una vasca con una forma adatta come era d'altro canto ovvio avendo lo spazio sotto il lavandino forme molto strane ho deciso di tagliarla a misura. Policarbonato multionda tagliato su le misure prese come a costruire una scatola in cartotecnica, a questo ho applicato il motore e all'esterno verrà posto del polistirolo come coibente.

La scatola verrà montata in sede perché altrimenti non entrerebbe dallo sportello.

6 maggio 2009
Le tendine ai finestrini. Tessuto molto spesso, bottoni automatici e il gioco è fatto.

18 aprile 2009
Lacci sotto mensole
L'idea nasce per riporre i sacchi a pelo in navigazione, ma già si sono dimostrati utilissimi anche per le vele di prua.
Ganci a clip con fasce tipo taparella avvitate sotto le mensole, prima avevo provato con degli eleastici, ma non essendo regolabili tiravano troppo o troppo poco, inoltre la fascia trattine molto bene senza strozzare e questo giova molto soprattutto alle vele.
Non ultimo il sacco a pelo ivi riposto è un ottimo poggiaschiena.

5 aprile 2009
Week end dedicato alle modifiche

Barber Gennaker/Code0
Da un po' di tempo abbiamo imbarcato anche un ammazzapatane, una sorta di code0 molto ma molto grande, da armare sul bompresso con la stessa drizza del gennaker, per avere più potenza nelle ariette del lago (mi sono per altro accorto di non averna mei parlato). Grande successo sin dall'inizio e man mano che abbiamo preso la mano con quella vela mostruosa, per il viko, abbiamo aumentato il suo range di utilizzo fino a 8/10 nodi di reale. La vela è "mutuata" da un A21, un genoa ingarrocciato di circa 16 mq, non potevamo decidere il suo taglio anche se devo dire che ci è andata molto bene tranne per il punto di mura che avrebbe dovuto essere 50 cm più a prua. Essendo impensabile avere altri 2 bozzelli e altre due scotte, ho pensato di installare 2 barber sulle scotte gennaker in modo da poterle regolare a seconda della vela armata. Ho quindi messo altri due golfari sui candelieri in prossimità dei winch installandovi due strozzatori a taglio con bozzello e arricavo e, già che c'ero, altri due bozzelli per migliorare il rinvio della scotta sui winch.
Foto dei barber non ne ho ancora, ma prometto di farle quanto prima. Intanto qualcuna della vela.



Elastipilota
Sostituito il vecchio, montanto anni fa come test e mai più tolto, con uno più funzionale, robusto ed esteticamente piacevole. Tolto il misto tessile elastico con uno interamente elastico con ganci ai terminali che possono eventualmente variarne la durezza a seconda delle necessità.

Batteria servizi
Specialmente in estate la 45 Ah subiva le nostre richieste, frigorifero e autopilota la mettevano spesso a dura prova, il pannello solare e il motore riuscivano a mantenerla viva e attiva, ma senza di loro c'era poco da fare. È capitata l'occasione di una batteria a scarica lenta da 110 Ah, devo dire leggermente pesante, ma, visto che a noi la velocità fa un baffo, sicuramente utile per navigare con comodità.

Drizze
Dopo 4 anni gran aprte del tessile iniziava a seccarsi e in alcuni casi a sfogliarsi letteralmente. Abbiamo quindi sostituito alcune drizze, quella della randa stranamente è ancora in ottimo stato, la parte in tessile del paterazzo, l'amantiglio, le scottine del lazy jack e la base randa; gli ultimi due in particolare praticamente cotti anche nelle parti meno esposte.
Ho anche cambiato nuovamente la scotta del paranco timone perché lavora male in qualche punto e si consuma.

Strozzascotte
Gli strozzatori a taglio della viadana montati in origine non hanno mai funzionato bene, l'avvolgifiocco l'ho sempre legato al candeliere, il lazy jack mollava in continuazione e così anche la pala del timone e il vang. Preso il coraggio a piene mani li ho cambiati praticamente tutti, sempre viadana, ma ora tengono benissimo.

2 aprile 2008
Stereo
Star fermo mai! Ero al lago Tramontana oltre i 25 nodi, di uscire non se ne parla.
Da tempo studiavo e ristudiavo dove mettere le casse dello stereo, un mp3, non volevo forare il legno e nemmeno bucare. Fino a poco tempo fa erano semplicemente buttate in una mensola dietro al quadro elettrico, si sentivano ovviamente poco e occupavano spazio già poco disponibile proprio dove ripongo la grappa.
Sdraiato in cuccetta, penso e ripenso, ho una presa 12V a piè d'albero, però le casse come le attacco? 2 mensoline, ma bisogna forare, un elastico? Provo. Stanno bene, provo a muovermi e non ci prendo dentro possono rimanere, ma l'elastico fa schifo. Velcro? Amici ci hanno appeso anche la tv. Detto fatto le casse stanno benissimo, non mi rimane che studiare come appendere il lettore mp3. Aspetterò comunque un po' prima di accorciare i cavi.



10 marzo 2008
Varo da carrello
Fissate le selle al carrello con prigionieri e piattini in inox, regolato i rulli centrali, il Viko può tornare in acqua.
In acqua dolce il varo è semplicissimo, basta immergere il carrello e il gioco è fatto



10 marzo 2008
Pannello solare
Ornai sono anni che non ricevo più regali al mio compleanno, il Viko lo riceve in vece mia. Questa volta è stato un pannello solare da 30 Watt, più grosso della barca.
Dopo attenti e ponderati studi durati circa una settimana abbiamo trovato la soluzione meno invasiva, un braccetto per portabiciclette dei derivazione camperistica, mi stupisco della riuscita, della praticità di fissaggio e regolazione, se nessuno lo ha mai fatto prima d'ora ci deve essere sotto qualche inghippo.
Il foro per il connettore elettrico è stato fatto in prossimità del candeliere e il regolatore messo a fianco del quadro elettrico.




2 marzo 2008
Vikarrello
Abbiamo posizionato la barca sul carrello. Operazione abbastanza semplice, con la gru abbiamo prima avvicinato lo scafo alle selle per posizionarle nel punto migliore quindi mosso l'insieme barca/selle kungo il carrello per trovare il punto di bilanciamento.

10 febbraio 2008
Origo
Per le scorribande invernali è arrivato il riscaldamento ad alcool.
Si incastra perfettamente nel lavandino e in pochi minuti riscalda perfettamente l'ambiente.

29 settembre 2007
Caricabatterie
Con l'installazione di un caricabatterie elettronico in grado di autoregolarsi e caricare la batteria automaticamente abbiamo risolto il problema del monitoraggio continuo dell'imbarcazione quando allacciata alla 220. Il precedente caricabatterie oltre ad essere in zona "umida" non aveva modo di interrompere il flusso con il rischio di mandare in ebollizione la batteria.

14 settembre 2007
Carrello
Finalmente abbiamo trovato il carrello adatto, ne parleremo più profusamente quando si tratterà di metterci sopra il Viko

14 aprile 2007

Spray Hood per i piccoli.

Molto comune su imbarcazioni di classe superiore praticamente mai vista sui piccoli cabinati.
Il suo compito principale è quello di riparare dagli spruzzi chi sta in pozzetto coprendo gran parte della tuga e dei passavanti. Su una piccola imbarcazione questo non è possibile perché impedirebbe l'accesso a prua, inoltre gli spruzzi sulle piccole sono o limitati dalle possibilità di navigazione o troppo frequenti per essere attutiti da questo tipo di riparo, in ultimo il costo molto alto di una realizzazione professionale.
Sembra quindi che questa soluzione sia oltre che onerosa addirittura inutile. Manca però un'ultima considerazione, l'altezza in cabina spesso molto inferiore della fatidica altezza uomo. Ecco allora che la capottina riprende ad avere un senso.

Sulla base di queste considerazioni abbiamo studiato una copertura per il solo tambuccio per poter rimanere in cabina in piedi e al coperto.

Realizzazione:
Non avendo esperienza in questo tipo di lavorazioni abbiamo cercato della manualistica, trovando in alcuni siti francesi e inglesi dei testi molto completi ed interessanti, su come realizzare le maschere, piegare i tubi in alluminio, cucire i tessuti e realizzare le finestrature. Purtroppo tutto ciò riportava nuovamente i costi a livelli improponibili.
Procedendo nella ricerca di una soluzione praticabile, di materiali a basso costo e maneggiabili senza attrezzature costose siamo giunti a quella che è stata la soluzione finale. Con una foglio di compensato abbiamo realizzato una maschera del tambuccio e dell'area circostante segnando con un pennarello la posizione delle attrezzatore e il loro ingombro, portato tutto nella tranquillita di casa si è potuto procedere per tentativi senza grande dispendio di tempo.
I supporti snodati non sono stati un problema esistono già in commercio a prezzi contenuti, per il tessuto e la struttura abbiamo cercato prima contattando produttori di tende in nylon per arrivare alla fine all'acquisto di una tenda Dechatlon da cannibalizzare (24 euro in tutto). Il materiale non è perfetto perché si deteriora velocemente se esposto continuativamente al sole, ma la capottina è facilmente smontabile e viene tolta quando non vi è necessità.

Con i tubi in fibra di vetro piegati ad arco e tagliati a misura avendo cura di preservare l'elastico interno, abbiamo realizzato la struttura limitando l'altezza al minimo indispensabile per dare agio alla testa di una persona in modo da rimanere al di sotto del boma e poter usare la struttura anche a vela.
Con i tre archetti piegati e incardinati sull'asse di legno tutto prende già forma. Si può procedere alla misurazione del tessuto e al suo taglio.

I manuali consigliano di utilizzare dei fogli di carta per costruire dei cartamodelli su cui tagliare la tela, non ci siamo riusciti e alla fine, vista la grandezza della struttura, è risultato più facile procedere direttamente.
La casualità ha voluto che la curvatura anteriore della tenda si sposasse con la nostra struttura e quindi metà del lavoro di cucitura è stato inutile, appoggiando il tessuto sulla struttura e fissandolo al legno con degli spilli si è creata la sagoma da tagliare, scucire le tasche dove passavano in precedenza i pali di sostegno della tenda e ricucirli nelle nuove posizioni l'ultima operazione, una cerniera anteriore e una chiusura anche per il lato verticale consentono una buona privacy in cabina senza nemmeno montare la tagliola, tocco finale l'uso di una delle prese d'aria della tenda sul lato anteriore.

Il risultato lo potete vedere nelle foto qui sotto. Si apre facilmente e chiusa non da fastidio alle manovre, aperta inficia un pochino la visuale, ma non contiamo di tenerla in quella posizione.






4 marzo 2007
Pilota automatico
Il kit minimo per il montaggio è così composto:
- Apparato motore
- Connettore stagno passante
- boccola supporto a scafo
- perno timone

Controlli preliminari:
Prima di installare l'apparecchio sul Viko verificare la posizione sulla base delle misure indicate:
1 distanza tra il perno timone e l'asse dello stesso = 46 cm
2 distanza perno fissaggio apparecchio barra del timone = 56 cm
3 altezza relativa fra punto di fissaggio e barra del timone

1 il punto di attacco ottimale importante per consentire al pilota di effettuare la virata, l'escursione del pistone è infatti limitata ad una trentina di cm, posizionando il perno troppo avanti non si avrà un movimento sufficiente, d'altro canto rimanendo troppo vicini all'asse timone la potenza potrebbe non consentire la virata in condizioni limite e il motore potrebbe affaticarsi oltre ad aumentare considerevolmente i consumi.

2 a questa distanza l'escursione del braccio sarà uguale per virate a Dx o a Sx, non rispettandola è possibile che non sia possibile virare da uno dei due lati.
Se la distanza è maggiore è possibile installare delle prolunghe
Foto accessori.

3 il pilota deve lavorare per quanto possibile orizzontale su entrambi gli assi. Esistono degli accessori per consentire l'attacco alla barra del timone in modo da avere l'apparecchio ortogonale a questo.
Foto accessori.

Procedura di montaggio.
Dopo aver verificato la posizione ed eventualmente acquistato gli accessori necessari:
1 applicare alla barra il perno di aggancio
2 forare e inserire sullo scafo la boccola dove agganciare il corpo dell'apparecchio
3 forare ø 14 mm e inserire il connettore stagno collegandolo alla batteria interponendo un fusibile da 12A


Foto Procedura montaggio



17 dcembre 2006
Avvolgi Gennaker - Vikolocorto
Ancora una copia dai Mini Transat, sempre con il necessario rispetto.
Il gennaker, murato sul bompresso di serie, con una girella sulla drizza e un sempice tamburo per avvolgitore da deriva è facilmente rollabile.
Grazie a questo sistema la vela può essere lasciata armata a prua sempre pronta.
(clicca sull'immagine per ingrandirla)

6 ottobre 2006
Trasto randa
Copiato dal Mini Transat modello naus, con le dovute modifiche e il necessario rispetto.
Consiste in un semplice cavo si cui scorre un bozzello dove fissare il paranco della randa, controllato da due paranchi con strozzatore a taglio il tutto fissato alle bitte di ormeggio e di facile montaggio.
Il sistema consente di mantenere la randa cazzata e di scarrellarla sottovento. Nella prima prova è subito parso evidente che la randa è tagliata molto panciuta proprio per ovviare alla mancanza del carrello e in sua presenza soffre questa regolazione. Necessario cambiare randa.
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Descrizione funzionamento:



Supporti drizze
Realizzati con dei fermaporta adesivi e spago, consentono di fissare le drizze alla tuga per non averla in pozzetto o in cabina. Le due all'interno servono per le cime quali quelle di ormeggio, generalmenente riposte ma in alcuni casi necessarie nell'immediato.
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20 settembre 2006
Presa di terzaroli in pozzetto
Immagini del rinvio della borosa.
Dall'uscita dal boma è stata portata ad un bozzello fissato alla trozza, da qui all'occhiello sulla randa per poi ridiscendere ad un bozzello a piede d'albero e quindi ad uno stopper in pozzetto.
(clicca sulle immagini per ingrandirle)o




9 settembre 2006
Ultimati i lavori di ripristino estetico della fiancata segnata dal fortunale di giugno e rimontato il windex prontamente riparato in garanzia eccoci di nuovo pronti ai progetti inutili e futili.
L'idea è di creare uno spazio riparato in pozzetto seguendo la logica dei motoscafi.
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L'idea è di utilizzare lo stesso materiale del tendalino di Bimba che è in uso da 4 anni e non ha ancora manifestato alcun cedimento, costa un po' ma ne vale la pena.
Procederemo prendendo le misure del tendalino esistente e creando quindi una maschera in carta o cartone sulla quale tagliare la stoffa. Le parti saranno unite da cerniere nella parte alta, da laccietti o automatici lungo i bordi e da automatici sullo scafo, pensiamo di realizzare anche delle finestrature in materiale trasparente, ma per ora non abbiamo trovato nulla di adatto.


15 maggio 2006
Per aumentare la capienza di stoccaggio del mio Viko ho pensato di aggiungere delle tasche sotto alle mensole in quadrato, per limitare i danni (leggi i fori nei legni) sto installando delle aste da cucina sotto a queste, con soli 10 fori, tra l'altro mimetizzati dalla moquette, ho ben 3 metri di supporti a cui attaccarmi. Nella zona cucina ho porta posate, pichhieri, scottex e tazze. Di fronte, zona carteggio, 6 tasche per strumenti, attrezzi, bandierine e guidoni, a prua tasche più grandi per vestiario e a poppa ancora più grandi per i giochi delle bambine.



3 maggio 2006
Un tendalino residuato dei nostri trascorsi di gommonauti fa ora bella mostra sul pozzetto di Vikolocorto, l'obiettivo non è tanto estivo quando per proteggersi dal sole è più funzionale il classico cagnaro sul boma, ma utilizzarlo come supporto per un esteso copripozzetto per i mesi invernali.
Per il fissaggio alla coperta ho praticato due fori del 30 per inserire due portascalmi, lo psessore della tuga fa si che in cabina sporgano solo di pochi mm, due cordicelle fissate a poppa alle bitte e una rinviata nel passacavi libero a fianco alla deiva lo trattengono a prua. Il boma, ovviamente inutilizzabile, trova posto sotto il tendalino sorretto dall'amantiglio che passa in un foro o spostato di lato fissato alle draglie

Nelle foto: il tendalino in posizione di riposo fissato in cabina e due prospettive montato
(clicca sulle immagini per ingrandirle)



13 aprile 2006
Provato il nuovo gennaker e armato il circuito di terzaroli rinviato in pozzetto (vedi le foto sul sito della Viko Class).
Le foto di Genny (clicca sulle immagini per ingrandirle)



8 aprile 2006
in febbraio abbiamo disalberato e in quella occasione è stato installato il supporto per il bompresso (che non combaciava con lo strallo nonostante fosse "originale"). Oggi è arrivata la vela il tempo di reperire un sacco e siamo subito usciti a provarla. Rispetto al progetto originale (vedi sotto) ha subito pochissime modifiche e ha funzionato egregiamente. Solo il rinvio verso i winch risulta difficoltoso, soprattutto in solitario, metteremo quindi due stopper sulla falchetta in prossimità dei bozzelli.

26 marzo 2006
ho sostituito il cielino rotto per toglierlo, purtroppo il progetto del Viko prevede che la vite per smontarlo sia nascosta da una cornice incollata. Probabilmente per rimontare la cornice di Vikolocorto è stata usata troppa colla fatto stà che rimuovendolo ha portato con se una buona parte del legno e quindi sono stato costretto a rifarlo, tra l'altro molto più bello.


Già che ero in ballo o sostituito l'interruttore per la luce in testa d'albero con uno con led per sapere quando questa è accesa e ho aggiunto una presa accendisigari per poter installare un televisorino già in progetto es
ecutivo.
(clicca sulle immagini per ingrandirle)

19 febbraio 2006
Il Viko è rialberato, sistemato l'impianto elettrico, manca solo l'asse di chiusura del cielino.
Al Lazy-bag abbiamo aggiunto dei ganci per facilitarne la regolazione e la rimozione in caso regata.

Anche i due strumenti (Windex ed Eco) sono al loro posto, i fili passano in bagno, scendono, attraversano la paratia e corrono sotto i cuscini fino al quadro elettrico.
I due visori montati sulla tuga. Sono stati fatti due fori con punta a tazza diam. 52 mm.
La coperta, in questo punto, presenta uno spessore di circa 3 mm e un'intercapedine di 5 mm vuota.
I due strumenti visti da dietro.
Il montaggio è stato fatto sul lato destro in modo da nascondere i cavi in bagno.
Il foro praticato nella paratia del bagno dietro alla scaletta.
I fili passano poi sotto la cuscineria raggiungendo il quadro elettrico. Qui si dividono, il logo prosegue verso poppa, il wind fino a piede d'albero usufruendo dei passaggi già presenti sulle mensole.
Il sensore dell'ecoscandaglio è del tipo senza foro. questo può essere montato in qualsiasi punto a patto che la resina sia monolitica.
Nella foto si vede la posizione appena a poppa del serbatoio acqua.
I fili sono fissate con fascette e tasselli adesivi. Il foro passante visto dal lato bagno.
21 gennaio 2006
Il Viko è fuori dall'acqua per il montaggio dei nuovi giocattoli.
Abbiamo disalberato, grazie all'aiuto dei lagonauti, montato il sensore wind in testa d'albero, installato il nuovo impianto 220, eco e ricarica motore. In testa è stata tolta la luce a tre colori e sostituita con una bianca, regolamentare in Italia.
Oltre alle novità ho montato i rinvii del gennaker a poppa e montato la piastra per il bompresso.
Sorpresa! I fori non combaciavano e i bulloni originali mancano di rondelle, uno addirittura del dado. Portato a casa per riforarla. Ho anche pensato ad una nuova soluzione per la drizza del fiocco in modo da non averela avvolta al piede dell'albero.
Il Windex in testa.
Fissato con due viti
autofilettanti.
Il filo è stato fatto passare nell'albero con l'ausilio di una molla da elettricista.
Collegamento 220 V.
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Collegamento al motore.
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Dicembre 2005
Progetto gennaker
Per aggiungere il gennaker ho studiato il circuito in modo da non dover modificare nulla e soprattutto non dover forare.
A lato il sistema che ho adottato per il circuito della drizza del fiocco.
Circuito gennaker.
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Circuito scotta fiocco..
clicca sull'immagine per ingrandirla
La scotta passa su un bozzello fissato ad un archetto alla base del candeliere a poppa. In pratica la drizza è a circuito chiuso, una volta issato il fiocco l'eccedenza (poca questa volta) viene usata per tesare la vela sulla bitta dell'avvolgitore.
La mura è rinviata in pozzetto passando dalla carrucola a piede dell'albero, la drizza corre esterna all'albero ad un bozzello posto a metà fra lo strallo del fiocco e la testa d'albero ed è anch'essa rinviata in pozzetto.

6 novembre 2005
È arrivato il motore nuovo, un Jhonson 6 hp 4 tempi gambo lungo, siamo solo in attesa di provarlo.

20 ottobre 2005
Vikolocorto è in cantiere per sistemare una minima infiltrazione d'acqua dal piede d'albero. Visto che eravamo già lì gli abbiamo regalato una serie di stopper per le drizze, amantiglio, deriva, ecc.

7 ottobre 2005
Una barca deve avere il tavolo da carteggio. Dove appoggio le carte nautiche del lago, il GPS, i portolani?
Per non lasciare tutto nelle mensole già così poche per i vestiti e le dotazioni ho pensato di costruirmi un tavolo da carteggio rimovibile con una valigetta porta computer in modo da poter sbarcare tutta l'elettronica senza doverla mettere nello zaino ogni volta.
Due pannelli di compensato da 3 mm hanno sostituito l'imbottitura irrigidendo la struttura, due catenelle tengono aperta la valigetta a 90° e due gancetti consentono di appenderla alla paratia del bagno.



Adesso che ho la valigetta per portare al lago il GPS dove lo attacco sulla barca senza forare? Facile due magneti portatelefono attaccati sulla tuga e il gioco è fatto, sembra anche che non inteferiscano con il segnale.




10 settembre 2005
Grazie ad un'abile operazione di recupero abbiamo ora un tendalino tipo gommone, da decidere ora è come montarlo. Questi tendalini sono generalmente incastrati nei fori degli scalmi che Vikolocorto ovviamente non ha. Quindi dovremo forare i paramare per montarli, a quel punto penso che prevederemo anche la possibilità di un uso della barca a remi.
Abbiamo anche applicato i nuovi adesivi personalizzati con il nome della barca e lo stemma di classe. Sono state invece tolti gli adesivi del concessionario e le bandierine sulla prua (non ce ne voglia chi ha progettato questa livrea) per non lasciare il segno sul gel coat quando attaccheremo le personalizzazioni che abbiamo in progetto. Abbiamo anche iniziato, con l'acquisto del bompresso, l'operazione Gennaker.




25 giugno 2005
Tendalino giallo fosforescente montato e perfetto.
Quadro elettrico a 6 interruttori montato. Seguendo sempre la regola, utilizzata con Bimba, del non forare il quadro è supportato da una placchetta in legno sagomata a chiudere parzialmente uno degli scomparti sopra il lavandino e fissata con due placchette avvitate posteriormente. Per ora 2 interruttori comandano le luci interne e le luci di via, 1 l'accendisigari e 1 il ventilatore che mi sembrava potesse venire buono
nelle giornate afose. Il voltmetro è del tipo automobilistico da inserire nella presa accendisigari, è già prevista, inoltre, una presa 220 V che attende però la messa in opera dell'impianto a terra.


clicca sulle foto per ingrandirle





11 giugno 2005
Si comincia! Prese le misure per quadro elettrico, batteria, prese accendisigari, tendalino parasole.
Tendalino e quadro elettrico pronti da montare, grazie papà




Maggio 2005
Manca ancora 1 mese alla consegna della barca (giugno 2005) e già i progetti sono molti. Ovviamente ci sono gli optional "obbligatori" che il cantiere non fornisce: batteria, motore, cucina; e quelli proprio obbligatori per legge che in parte sono mutuati dalla barca vecchia e in parte nuovi perché su una barca nuova...

Ma veniamo a noi. Non li indico in ordine di importanza ne di realizzazione, ma questi sono i progetti che ho già per la barca nuova:

-
bussola
- tendalino, pioggia e sole: vorrei realizzare un tendalino chiudibile stile "ferri da stiro"
sfruttando una vecchia veranda per roulotte che ho in box
- cucina a gas
- quadro elettrico con voltmetro e amperometro
- presa 220 V con caricabatterie, almeno fino a che il motore non sarà collegato alla batteria
- vano estintore
- luce albero
- tavolo in pozzetto, come su bimba sfruttando il tambucco nella duplice funzione
- dodger