VELA AURICA & piccole barche classiche


UNA BARCA DI 6 METRI DI SCIARRELLI

Questo sito nasce come atto d'amore per la mia barchetta. Un modo, in fondo, per starci insieme anche quando siamo lontani e non posso andare a spasso con Lei (cioè una lontananza che dura undici mesi all'anno). Con il tempo è diventato molto altro: uno spazio per incontrare amici, diffondere e condividere la passione per certi tipi di barche, per esprimere idee e confrontarle e altro ancora. Mancava solo una cosa: trovare qualche gemella della mia Brezza di Mare, barca le cui origini avevo potuto ricostruire solo vagamente sulla base di quanto mi aveva raccontato il suo precedente proprietario.Ogni tentativo di contattare la Base Nautica Flavio Gioia, che l'aveva messa in commercio tanti anni fa (ma che non l'aveva costruita), per saperne di più era rimasto senza riscontro. Questo vuoto è stato colmato in modo insapettato quando ho ricevuto una mail di Antonio Fersini, che mi scriveva di possedere una barca identica alla mia (Mylady), ma di legno e progettata dal grande Sciarrelli.

Mylady di Antonio Fersini
Lucky Strike of F: la mia Brezza di Mare

Successivamente ricevevo da Antonio ulteriori informazioni che riporto "in presa diretta" anche perchè contengono una testimonianza dello stile di Sciarrelli, che è bello far conoscere per farne restare traccia.
<<Il progetto è di C.SCIARRELI, pubblicata sul suo libro “LO YACHT”, pag. 478-479. Il primo esemplare fu progettato per un suo amico medico a TRIESTE, ciò mi è stato confermato da Sciarrelli,durante una mia visita nella sua casa studio, per avere il piacere di conoscerlo e chiedere il permesso di farla costruire. Fu molto disponibile e generoso (non volle compenso in denaro) ma mi disse che siccome io risiedo in Toscana e lui apprezza molto i vini toscani, a buon inteditor... La barca era stata pubblicata anche su ”VELA E MOTORE” nel1974,a seguito di quell'articolo un Prof.di Napoli si innamorò di quel disegno,e anche lui realizzò su direttive del progettista la seconda barca (IAIA), nel cantiere F.lli FRASSANITO a Marittima (LE). La mia differisce un po' dalle precedenti, in quanto SCIARRELLI nel ridisegnarmi il piano velico ha eliminato una sartia per lato (il disegno ne prevedeva 2) e fatto fare una falsa chiglia in piombo per aumentare il raddrizzamento. Mentre prima la zavorra era in pani di piombo in sentina. Io poi ho fatto coprire la coperta in doghe di iroko da 10mm, anche se lui la concepiva solo pitturata di bianco, comunque a lavoro finito,mi disse che il maestro d'ascia “aveva una bella mano">>.


Mylady in navigazione
Mylady all'ancora

Poi grazie all'amico Gabriele Mantovani o ricevuto in tempo quasi reale (potenza di internet!) le pagine de Lo Yacht indicate da Antonio e ho potuto leggere quel che Sciarrelli diceva su quella sua (senz'altro minore) creazione: << ... I piani più antichi che abbiamo visto in questo libro hanno un aspetto molto diverso dagli altri. La poppa appare sempre molto più alta della prora, sia nel profilo che nelle sezioni, anche se in pratica la barca in mare avrà l'aspetto opposto. Ciò è dovuto al fatto che la linea di base del disegno è la chiglia. Il disegno segue la logica che verrà usata durante la costruzione. La chiglia viene sistemata orizzontalmente, a bolla, e tutte le misure vengono riferite alla “linea di base”, che è la linea che corre lungo la chiglia nel punto in cui cominciano le costole, cioè lo spigolo interno della battuta. Così è stato tracciato il disegno della barca di 6 metri che riproduciamo come esempio del sistema antico. Si tratta di una piccola barca, pontata, senza tughe, per gite in mare, una barca da passeggio. Il tema propostomi era quello di una barca che, senza essere la ricostruzione di un tipo ben definito, avesse in sé le caratteristiche delle barche di una volta, perché fosse costruita in un cantierino di barche da pesca. Il risultato è stato una barchetta simpatica e festosa, e anche molto veloce. Un, divertissement sul tema della costruzione tradizionale>> (da: Lo Yacht, Mursia 1992).


I piani della barca di 6 metri di Sciarrelli pubblicatii su Lo Yacht - Mursia 1992

Dunque: “una piccola barca pontata, senza tughe, per gite in mare, una barca da passeggio … una barca che avesse in sé le caratteristiche delle barche di una volta, perché fosse costruita in un canterino di barche da pesca. … una barchetta simpatica e festosa, e anche molto veloce. Un divertissement sul tema delle barche tradizionali“.
Ed è proprio così che ho sempre concepito la mia barca ideale: uno scafo piccolo e semplice, legato alla tradizione delle barche costiere da lavoro.
Un grazie davvero grande ad Antonio, che mi ha consentito di fare questa scoperta.
Fabio Fazzo


Mylady in costruzione
Il ponte di Mylady

Le foto di Mylady sono pubblicate per gentile concessione di Antonio Fersini. La pagina di Lo Yacht è pubblicata a scopo documentativo con citazione della fonte.


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