Approfondimenti: Le regolazioni nelle andature portanti Fonte: integrazioni diverse sulla base di Merricks/Walker - "High Performance Racing" - Ed. Fenhurst Books

Regolazioni

Alle andature portanti bisogna sempre agire sulle regolazioni per trovare la massima potenza:

  • lascare cunningham, tesabase e carrello di scotta della randa

  • tenere il vang puntato (completamente lasco lascerebbe salire troppo il boma togliendo potenza alla randa), allentare il vang permette anche di ottimizzare lo svergolamento della randa: alle andature portanti non ha senso togliere vento alla parte alta della vela, lo svergolamento va dunque contrastato

  • lo spi segnala al timoniere le piccole variazioni di andatura: si sgonfia centralmente quando stia poggiando troppo, si accascia letteralmente se è troppo orzato, il prodiere deve comunicare il timoniere quanta pressione sente sullo spi per aiutarlo a scegliere la rotta migliore

  • non cazzare troppo scotte (e drizza) dello spi

  • cazzare leggermente la randa invece permette all'aria di circolare meglio nello spi, la barca trova maggiore appoggio e si riduce notevolmente il rollio

  • la barca deve essere in perfetto equilibrio altrimenti è facile che sotto l'effetto di una piccola variazione del vento parta incontrollata in una direzione qualsiasi a suo piacimento. Da temere particolarmente sono le straorzate, meglio quindi sbandare la barca leggermente sopravento per guadagnare il tempo di reagire

  • se non si riesce a planare bisogna dedicare particolare attenzione a minimizzare la superficie bagnata restando il più possibile a prua (se si plana invece i pesi vanno spostati a poppa)

Deriva

In linea di massima la deriva sarebbe inutile in andature portanti, con poco vento diventa addirittura nociva in quanto l'attrito aumenta la resistenza idrodinamica. Ma ci sono due buone ragioni per cui su uno skiff non si deve mai rinunciare a tenere abbassata almeno una parte della deriva:

  • con uno skiff non si naviga quasi mai in poppa piena ed in assenza di deriva la barca non sarebbe abbastanza evolutiva alle andature portanti

  • con un grosso spi asimmetrico il timone diventa orziero, la minima straorzata fa scarrocciare e produce rollio rendendo difficile il mantenimento della rotta

La deriva ha anche effetti negativi (in particolare agisce da perno e rende la barca meno governabile, aumenta la superficie bagnata e causa attriti che rallentano la velocità) per cui lasciatene sempre e solo il minimo necessario.

Da evitare

Questi sono alcuni gli errori più comuni quando si naviga al lasco sotto spi:

  • restare troppo poggiati e non sfruttare i benefici del vento apparente

  • non dare la massima potenza alle vele (es: dimenticarsi di lascare il cunningham, ...)

  • non lavorare correttamente le vele (pomparle) per innescare la planata anche con venti medi o deboli

  • non sfruttare bene le raffiche

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