Ancora sulle barche carrellabili

Deriva si, cabinato no

 

Premessa

Torno sull'argomento delle barche carrellabili dopo aver visitato su Internet alcuni siti Normericani (in particolare Canada ed USA) dedicati proprio ai piccoli cabinati da diporto ed alle barche carrellabili.

Da questi "contatti" ho capito quanto sia diffusa la pratica di questo tipo di barche e quanto ci sia da imparare da loro; ma, come in tutte le cose, non si può trasportare tout court la loro esperienza da noi: è sempre bene imparare da chi ha più esperienza di noi, ma con buon senso.

Sono ancora convinto dei vantaggi della soluzione "barca carrellabile"…solo con i giusti "ma" e con i giusti "se".

 

Attenzione al contesto

E' indiscutibile che la barca a vela carrellabile (attenzione non sto parlando specificatamente di cabinati) ha molti vantaggi:

 

Ma leggendo sui siti Americani ci accorgiamo, proprio per le differenze ambientali ed il contesto in cui vivono (soprattutto per le infrastrutture a disposizione), di quanto è differente da noi l'approccio che questi hanno.

Provo a fare qualche esempio: su alcuni siti si parla dell'alaggio e del varo dal carrello. Provando a leggere tra le righe vi renderete conto che si ha a che fare con:

 

 

L'immagine che mi sono fatto è quella della famigliola di quattro persone, mamma papà e due bambini, che vive nella fattoriola a "Vattelappesca" in centro America, e che il giorno del week end o delle ferie, sale sul "truck", va nel fienile dove è rimessata la barca, aggancia il carrello al truck, e percorrendo le famose larghissime strade americane raggiunge qualche lago famoso. Arrivati nel "marina" di destinazione, si utilizza lo scivolo a disposizione per queste operazioni, si arma la barca e si parte.

Vi immaginate una scena simile da noi ?.

Intanto non viviamo nella fattoria con la barca rimessata nel fienile, ma in appartamenti in grandi città metropolitane. Poi non usiamo i famosi camioncini americani, ma, al più, disponiamo di lunghe station wagon, certamente non adeguate per trasporti impegnativi.

Inoltre non abbiamo un territorio così vasto, destinazioni così differenti tali da massimizzare il "plus" della trasportabilità; abbiamo a disposizione più mare che laghi, più mare che terra.

Le nostre strade non sono quelle americane, ma soprattutto chi ci da lo scivolo per varare ed alare la nostra bella barchetta ?

Ed in ultimo, con la barca carrellabile, apparterremmo ad una cerchia ristrettissima di persone, senza poter scambiare esperienze con altri e risultando sempre un po' marziani agli occhi dei più.

Tutto ciò mi convince sempre meno sulla soluzione barca cabinata carrellabile in Italia.

Altro discorso è la deriva carrellabile.

Ci sono modelli sul mercato che permettono veleggiate in tutta sicurezza, senza avere i piedi continuamente a mollo, senza correre il rischio di scuffie, ed, in generale, che consentono di vivere a bordo in modo abbastanza comodo, che fanno al caso di chi si vuole avvicinare alla vela in tutta semplicità e sicurezza.

Allora si, che colgono tutti i vantaggi della soluzione carrellabile e si contengono gli svantaggi !!

Bè, ditemi la Vostra!

B.V.

L.P.

Aprile 2000