La "Barche del Papà" - replica

 

Caro Luigi,

sono stato un po' impegnato e non ho potuto risponderti prima. Ho letto, la tua risposta alle mie note e ti ringrazio per i cortesi commenti.

Quanto ai tuoi rilievi osservo:

  1. anch'io farei volentieri a meno della deriva mobile. Fissa è mille volte meglio.

    Ma per uno che (come me) vive nel nord Italia è ha per "mare di riferimento" quello ligure, è impensabile, salvo non dedicare alla barchetta elevate risorse, pensare di tenere il posto barca tutto l'anno.

    Il discorso è probabilmente diverso dalla Toscana in giù e sull'Adriatico (ma in Adriatico, se non puoi passare di là, dove vai in barca: lì è tutto uguale).

    Per questo la carrellabilità è, per me, un "must" e, conseguentemente la deriva mobile.

    Il mio discorso riguarda del resto la "barca possibile" e non (purtroppo) la "barca ideale" (e lì, sono d'accordo con te, si va sugli 8/9 metri. Oltre no perché diventa impossibile portarla da soli).


  2. Il bompresso mi pare un sistema antico e geniale per dare alla barca quella versatilità che ponevo tra i requisiti delle mie note, perché consente di avere più vela (genoa + fiocco + randa) o poca vela (fiocco e randa) a seconda degli assetti di navigazione;


  3. Un buon usato risolve molti problemi di prezzo. Ma quanto usato c'è in giro nella nostra categoria? Ed è buono?

 

B.V. Fabio