NUMERO: 1836311903 | Lug - Dic 2012
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Commenti per articolo: SMETTIAMO DI ILLUDERCI !!!


Carissimo Mario, stanno raschiando il fondo del barile.Specialmente in Arno, Che voglono far diventare la Montecarlo (il principato) della nautica. Non mi illudo, l'avidità e la stupidità vanno sempre a braccetto. Quando lavoreranno per tre Yacht di lusso diranno che non ce la posso fare e chiederanno aiuto allo stato. Ma non credo che stavolta funzioni, non c'è più trippa per gatti. Da parte nostra, cerchiamo atre soluzioni, ad esempio quelle di cui parla Frncesco Lenzi. A presto Alfredo

19-05-2009 Alfredo

Alfredo caro, la vedo molto dura nella mia zona, la realizzazione di quelle oasi di cui parla Francesco peraltro auspicabilissime. L'unica "barca carrellabile" che vedo continuamente passarmi davanti e che ormai ha invaso tutti i cantierini come quello che frequento io da sempre, è il gommone, se ancora si può chiamare così quell'accozzaglia ibrida di gomma, resina e alta tecnologia. Ma la cosa buffa è che la gente che lo usa è sempre meno gente di mare, ma sono i soliti automobilisti stressati che, non contenti di fare code chilometriche per reggiungere i nostri posti di mare ,adesso fanno anche code alle gru o ai pochi scivoli per salire su natanti che somigliano sempre di più alle loro comode auto. Poi si ritrovano tutti nello stesso "angolino" di mare che sempre di più assomiglia ad un megaparcheggio.

19-05-2009 Mario

La piccola nautica sta finendo per tutti, anche per chi fino ad ora ha potuto godere di piccoli o grandi privilegi, vedi Leghe Navali e Circoli Velici. Ho parlato finora con un mio amico che aveva il gozzo a Talamone: sparirà tutto per un nuovo porto per soli magaiot. Ci stanno costringendo a vendere i nostri piccoli barchini e non passerà molto tempo che qualcuno li dovrà affondare perché impossibilitato a mantenerli. Così si creerà anche un importante problema ambientale. Sono sfiduciato anch'io e fortuna che ho il mio Trasimeno finché dura, per il mare solo alberghi con ormeggio e barchina appresso, meglio se piccola piccola. Smettiamo di illuderci!

19-05-2009 Francesco

Quello che dobbiamo auspicarci è un cambiamento culturale, non c'è via di scampo. Dobbiamo investire sui nostri figli e fargli capire quale potenziale inespresso rappresenta la piccola nautica. Ripartire dalle scuole dell'obbligo, perchè in un paese come io nostro non si insegnano le nozioni elementari di nautica a scuola? L.

19-05-2009 Luigi

Una volta avevo a dire a riguardo della massima: UN PAESE DI SANTI E DI NAVIGANTI....che i SANTI sono i poveri individui vessati da un sistema governativo ancora medioevale ed i NAVIGANTI sono coloro che vivono scivolando tra le pieghe di questo sitema, intrallazzando e galleggiando a dispetto degli altri; il mare e le barche nulla centrano con quasta storia, se poi c'è qualcosa di liquido non è acqua ma mazzette e commissioni in nero. Non credo che sia possibile affrontare questi nostri temi in modo pubblico, occorre modificare il rapporto con l'ambiente: avere degli approdi per l'Italia significa riuscire ad aver raggiunto una coesione di gruppo tale da permettercene la gestione in multiaffitto, consentendo itinerari organizzati da approdo ad approdo. Il modo di andare con piccole barche e carrelli è una filosofia che ricorda i tempi in cui si viaggiava facilmente in autostop: sobbarcandoci i disagi e gli imprevisti come parte integrante dalla filosofia stessa. Oggi l'armadietto delle cerate sulle barche non esiste più perchè quando piove si sta al bar( riportando un discorso di Foschi...)e se piove lo dice il bollettino a cui mandiamo le mail di protesta se sbaglia. I miei amici di Pioltello si guardano sconcertati, l' idea che sostiene questo gruppo da più di dieci anni è quella di una vela che costi poco e che sia praticabile da tutti quelli che lo desiderano: fanno la festa dello sport, attaccano i manifesti, pitturano le barche, ma quest'anno andranno a Rovinio in otto e si porteranno solo tre pellicani dei cinque che hanno e tengono efficenti. Tra le barche di questi amici ci sono, munite di carrello ed auto per trasportarle due 470 in stato decente per divertirsi ed imparare. Trovatemi voi quattro ragazzi che siano interessati a uscire con queste barche.............noi non ci siamo riusciti. Avete mai visto le facce e dedotto l'età di coloro che navigano con i Contender (deriva di 85Kg con solo randa molto performante e divertente disegnata quel genio di architetto dai mille pseudonomi inventore delle alette di AUSTRALIA2)a parte alcuni che sono rappresentati sui cataloghi ARKEN gli altri si avviano a passare la mezza età...... Forse ormai avranno vita solo i 18PIEDI che volano sulle onde e scuffiano in avanti infilando la prua dentro l'acqua e fanno molto stile di sport estremo. ......non è che i posteri troveranno piacere a navigare con il vento cosmico dalle mille particelle neutroniche, senza timoni e vang e sartie e tutte quelle cose che conosciamo di cui la gente ci accusa perchè non vuole capirle. Sarà un universo cosmico, nero e siderale il prossimo viatico dell'uomo? Io sono vecchio e preferisco le ultime spiagge della Polinesia e al posto di Armston non mi interessa di esserci, di marte non me ne frega nulla, rimpiango soltanto di non essere stato con l'Endevur quando scoprì Thaiti: palme, sole, belle donne e clima meraviglioso....... Forse per questo vado a vela e spesso mi ritrovo da solo.

20-05-2009 franco


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