Il Piviere è un piccolo cabinato a vela costruito dal cantiere laziale della CBS Nautica di Fiumicino (Roma). Prende il nome dal famoso uccellino a cui assomiglia molto sia esteticamente sia, per così dire, per "carattere" (vedi l'articolo relativo). La produzione è avvenuta tra gli anni '70 e gli anni '80.
E' stato realizzato inizialmente con deriva pivotante (mobile) e successivamente (verso la fine degli anni settanta) con bulbo fisso. L'armo è sempre a sloop ed è realizzato in due diverse versioni: armo in testa d'albero (le prime produzioni ed in genere le barche con motorizzazione entrobordo destinate ad un uso crocieristico) ed armo a 7/8 le ultime serie (barche destinatead un uso più allargato crociera/regata).
Il Piviere nasce da un'intuizione di Mauro Mancini, giornalista e scrittore, l'autore dei famosi "Navigare lungo costa".
L'idea alla base, molto semplice, era quella di realizzare un piccolo cabinato per il diporto costiero che fosse robusto, economico, facile e flessibile da condurre, insomma...facilmente gestibile. Inoltre, rispetto alle piccole barche tradizionali dell'epoca, il Piviere doveva avere delle caratteristiche innovative:
Le idee di Mancini divennero un progetto nella matita di Aldo Renai, architetto e progettista navale, amico di Mancini. I disegni di Renai diventarono poi vere barche di serie per merito della CBS Nautica di proprietà di Renato Bulleri. Anche Bulleri era amico di Mancini e di Renai.
A parte i primissi esemplari in legno, negli anni vennero realizzate due versioni: il Piviere 6,14 ed il Piviere 660.
L'idea iniziale era quella di raccogliere in maniera sistematica tutto il materiale che si poteva trovare su questa barca e metterlo a disposizione di tutti gli interessati, allo scopo di migliorarne la conoscenza.
Poi è venuta l'idea di fare un censimento dei Pivieri ancora in attività, per scambiarsi consigli, pareri, trucchi, sensazioni, su questa barca.
In ultimo, siccome non esiste ancora in Rete un sito tutto italiano che affronti e sviluppi il tema dei piccoli cabinati da diporto, abbiamo pensato di dedicare "Il Piviere" a questo scopo.
Allo stato attuale no. Pero' in passato e' esistita un'associazione di proprietari che si radunavano ogni anno all'Isola d'Elba per una crociera verso la Corsica e la Sardegna.
Oggi è forse un po' "anacronistico" pensare di rimettere in piedi una tale associazione (attenzione pero'... mai dire mai!). Per ora ci accontentiamo di questo sodalizio "virtuale" sulla Rete !
I pregi che rendono il Piviere appetibile, oggi, sono:
E' senz'altro una delle barche più economiche nel mercato dell'usato. Il prezzo di un Piviere 660, barca completa per le sue caratteristiche ed ottima per iniziare nel mondo dei cabinati, mediamente attrezzato (vedi oltre) oscilla intorno ai 10.000.000 di lire con oscillazioni del +-20%.
Il prezzo relativamente basso e' dovuto anche al fatto che, per quotazioni più alte, il mercato offre barche di dimensione maggiore (sui sette metri e oltre) con caratteristiche anche migliori.
Tale caratteristica non e' esclusiva del Piviere ovviamente, ma di tutte le barche di piccole dimensioni. Per "costi di esercizio" mi riferisco non tanto ai costi di rimessaggio/ormeggio ma alla manutenzione ordinaria annuale/straordinaria.
Questo aspetto e' legato sia al valore economico stesso della barca che la rende potenzialmente appetibile da un pubblico più vasto (è un'ottima barca per iniziare) rispetto alle normali imbarcazioni da diporto, sia dalla notorietà stessa, che la rende ancora inconfondibile.
A fronte di costi iniziali contenuti e di una buona rivendibilità, questa barca non offre niente di meno, in termini velici, di divertimento e di esperienza, di una barca di dimensioni maggiori, risultando, per questo, un'ottima "palestra".
Il Piviere infatti presenta tutte le manovre che troviamo su yatch di grandezza maggiore e ben più blasonati: armo frazionabile con randa terzarolabile, fiocchi via via decrescenti, spinnaker...con qualche "chicca" da veri intenditori, come, ad esempio, il gavone di prua per l'ancora.
Molte scuole vela lo adottano ancora oggi (o lo hanno adottato in passato) per le lezioni di pratica
Dal punto di vista nautico, gli armatori di questa barca sono concordi nell'affermare la robustezza e l'ottima tenuta del mare. Per essere una barca concettualmente nata trent'anni fa, essa presenta delle linee d'acqua molto piene e rotonde, molto simili agli attuali progetti dei moderni yatchs da diporto.
Il ridotto pescaggio, anche nelle versioni a chiglia fissa, consente di utilizzare ormeggi impensabili per altre barche di maggior dimensioni.
Anche le presunte scarse doti "boliniere" appartengono più ad una falsa convinzione che alla realtà.... Certo il Piviere non e' una "scheggia", in quanto la lunghezza al galleggiamento, contenuta, limita la velocità... critica a 4 - 5 nodi. Ma con vento forte il Piviere è in grado di partire in planata e superare tali velocità....
Il Piviere ha degli spazi vivibili all'aperto degni di essere paragonati a barche di maggior dimensioni: un grande pozzetto accogliente, una zona prendisole sulla coperta a prua.
I difetti sono:
Come tutte le barche al di sotto una certa lunghezza al galleggiamento la velocità media di crociera non supera i 4, massimo 5, nodi; ciò rappresenta uno svantaggio su percorsi di diverse miglia.
L'abitabilità interna, per essere un mini cabinato, e' buona per una coppia di adulti, al limite con piccola prole, un po' stretta quando gli adulti diventano più di due. Pertanto la crociera medio lunga risulterà alquanto disagiata.
Le ultime due considerazioni ci spingono a ritenere il Piviere inadatto alla pura crociera, anche se una simile affermazione può essere più o meno vera in dipendenza della composizione e delle caratteristiche dell'equipaggio: come già detto una coppia di adulti con spirito campeggiatore può trovare in questa barca tutto ciò di cui sente il bisogno.
Senza voler generalizzare individuando categorie, archetipi o classificazioni, trovo che si possa dire che il Piviere, così come altri piccoli cabinati, rappresenta un'ottima barca per iniziare a muovere i primi passi nel mondo dei cabinati a vela.
Soprattutto se non si è molto esperti, oppure se si naviga con persone non esperte (moglie, figli, etc...) a cui si vuole trasferire un po' di passione, il Piviere rappresenta la barca giusta, infatti con piccoli bimbi a bordo lo spazio non sembrerà neppure troppo esiguo. Sarà possibile anche una crociera di pochi giorni con spostamenti non eccessivi (a dir la verità ho conosciuto Pivieristi che ne hanno fatto compagna di veleggiate in lungo e largo per il Mediterraneo)
Risposta in allestimento
Le caratteristiche tecniche del Piviere 660 sono:
E' una domanda a cui è difficile rispondere. Dipende molto dallo stato di conservazione complessivo dell'imbarcazione e dell'attrezzatura, quindi dall'entità dei lavori da prevedere per ripristinare le condizioni di un normale funzionamento complessivo. Barche molto accessoriate (piu' della media) non sempre hanno un valore maggiore, è importante che la barca sia mediamente ben tenuta nelle sue strutture fondamentali (scafo e armo). Il prezzo di mercato di un Piviere 660, in ordine, con le seguenti caratteristiche:
si aggira intorno ai 13.000.000 di lire con una oscillazione di +/- 20-30%.
Ovviamente tale prezzo è un prezzo assolutamente di riferimento. Per ciascuno dei punti sopracitati si possono riscontrare condizioni diverse. Ad es. un fuoribordo con pochi anni di vita porta su il prezzo, così come ad es. l'assenza di vele lo ridimensiona.
Se si è fortunati si possono trovare delle discrete occasioni anche al di sotto del prezzo di riferimento sopra riportato.
Vale quanto detto per il Piviere 660. In piu', essendo mediamente il 6,14 piu' vecchio del 660, ritengo che il prezzo di riferimento debba essere intorno a 10.000.000 di lire con una oscillazione di +/- 25-35%.
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20) Il Piviere è carrellabile ?
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