Trasferimento Salsedine....

E' stato un buon trasferimento, notti rigide e giornate ventose, quasi tutto in poppa o al gran lasco. Salpati in tarda serata(7pm)dal Puntone attraverso il 'lago' che è il Golfo di Follonica attorniato dalle Isole dell'Arcipelago siamo entrati nella tua Baratti appena cinque minuti dopo mezzanotte, abbiamo ancorato a memoria nel posto conosciuto dal quale al mattino abbiamo potuto disancorare a vela con il vento che usciva dritto dal Golfo e ci ha portato in poppa per tutto il mattino, issato lo spy appena armato e sul quale nessuno di noi aveva mai navigato, ed è una meraviglia come porta quella vela e poi il vento ruotea verso ponente, intensifica e la Poppa diventa Traverso e fare traverso con lo spy è un po' come fare bolina con la vela triangolare ed eccitantissimo, si orza, si sbanda incredibilmente, lo abbiamo tenuto sù fin quanto è stato possibile, in un'andatura che per non averla mai provata ci è sembrata incredibile per quanto era naturalmente sostenuta
poi straorza dopo straorza per forza di cose abbiamo ammainato a malincuore. In tarda serata quanto il vento ulteriormente ruoteato da Nord-Nord-Ovest ci costringeva ad una bolina sonnacchiosa nel Sole ci siamo concessi un ormeggio a Rossana, una gittata di massi, una volta approdo privato, che ancora era giorno, e durante la notte, senza vento, il mare ha iniziato a rombare di ponente e il Vhf68 annunciava una tendenza al forza7 e al mattino si temeva di non poter uscire da quel porticciolino poco ridossato con l'onda che frangeva appena all'imboccatura ma appena fuori, sorpresa, vento di Sud-Ovest, perfetto per andare a Nord e vela aperte a farfalla incredibilmente per ore sfilando davanti Livorno, Bocca d'Arno dove abbiamo dovuto aggirare un campo di regata che si estendeva perpendicolare alla costa per almeno due miglia ma non importa finchè si corre a sette nodi costanti sopra l'onda che spinge e poi dritti verso l'imboccatura di Viareggio, tutto in poppa, vele aperte, e nell'ultimo mezzo miglio dall'imboccatura rivolta a Nord quando finalmente ci siamo messi il vento al traverso per entrare, Ah! ci siamo resi conto di quanto questo era forte, ed entrambe le vele erano troppo potenti per lo scafo piccolo, e una barca più grande aveva rinunciato appena pochi minuti prima di noi finendo sotto-vento e dovendo decidere in pochi attimi sfruttiamo la buona andatura per imboccare il porto e l'ingresso completamente immersi nella schiuma delle onde frangenti per metri e metri, scarrocciare e scarrocciare fino a passare dentro al molo di sottoflutto a tutto motore con le vele a sbattere a centrobarca per il vento esattamente di prua e poi le acque riparate del porto alle una del pomeriggio.
Nel tardo pomeriggio e in nottata ha infuriato la burrasca che si stava preparando e le cui avanguardie ci hanno spinto per cinque ore portandoci a casa in un baleno.

Di Francesco Salsedine

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Trasferimento Salsedine....

E' stato un buon trasferimento. 

Notti rigide, giornate ventose, quasi tutto in poppa o al gran lasco.

Salpati in tarda serata dal Puntone ed attraversato quel "lago" che è il Golfo di Follonica, attorniato dalle Isole dell'Arcipelago, siamo entrati in Baratti, appena cinque minuti dopo la mezzanotte.

Abbiamo ancorato "a memoria", nel posto conosciuto. Da questo, il mattino successivo, abbiamo potuto disancorare a vela, con il vento che usciva dritto dal Golfo e che ci ha portato in poppa per tutto il mattino.

Abbiamo issato lo spy, con il quale nessuno di noi aveva mai navigato: è una meraviglia come porta quella vela! 

Il vento ruota verso Ponente, si intensifica, e la Poppa diventa Traverso. Navigare al Traverso con lo spy è un po' come navigare di Bolina con una vela aurica: è eccitante, si orza, si sbanda incredibilmente! Lo abbiamo tenuto a riva fin quando ci è stato possibile, in un'andatura che, a noi che non l’avevamo mai provata, ci è sembrata incredibile per quanto naturale e sostenuta. 

E poi straorza dopo straorza, per forza di cose, abbiamo dovuto ammainare lo spy a malincuore. 

In tarda serata il vento ha ulteriormente ruotato verso Nord-Nord-Ovest e ci ha costretto ad una bolina sonnacchiosa nel sole: a quel punto ci siamo concessi un ormeggio a Rossana, una gittata di massi, una volta approdo privato.

Durante la notte, senza vento, il mare ha iniziato a montare da Ponente; il VHF annunciava tendenza a Forza 7 e temevamo di non poter uscire da quel piccolo porticciolo poco ridossato, con l'onda che frangeva fuori dall’imboccatura.

Il mattino successivo, appena fuori, sorpresa! Un vento di Sud-Ovest perfetto per navigare verso Nord, e con le vele aperte a farfalla, incredibilmente per ore, sfiliamo davanti a Livorno, Bocca d'Arno. 

Qui abbiamo dovuto aggirare un campo di regata che si estendeva perpendicolare alla costa per almeno due miglia: ma non importa quando si corre a sette nodi sopra l'onda che ti spinge!

E poi di nuovo dritti verso l'imboccatura di Viareggio, tutto in poppa, a vele aperte.

Nell'ultimo mezzo miglio dall'imboccatura (che è rivolta a Nord), quando finalmente ci siamo mettiamo al traverso per entrare, ci rendiamo conto di quanto forte era il vento! Entrambe le vele erano troppo potenti per il nostro piccolo scafo! 

Una barca più grande aveva rinunciato appena pochi minuti prima, scadendo sotto-vento.

Dovendo decidere in pochi attimi stabiliamo di sfruttare la buona andatura per imboccare il porto ed entriamo completamente immersi, per metri e metri, nella schiuma delle onde frangenti. 

Scarrocciamo per interminabili secondi fino ad infilarci dentro al molo di sottoflutto, a tutto motore. Il vento ci investe da prua e le vele sbattono a centrobarca, ma siamo ormai tra le acque riparate del porto.

E’ l’una del pomeriggio.

Nel tardo pomeriggio ed in nottata infuria la burrasca che poche ore prima stava montando e le cui avanguardie ci avevano spinto per cinque ore, portandoci a casa in un baleno.

Francesco (Salsedine) - Sistemazione Testo Luigi