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A VELA IN CROAZIA
di Mario Rossetti 
(articolo pubblicato sul numero di settembre 1999 di Bolina)
La Croazia e le mille isole, sono unite da un'unica straordinaria bellezza. Poste nel cuore dell'Europa e del Mediterraneo, si possono esplorare in barca a vela con rotte lente e assonnate, con sportive e spumeggianti boline o veloci navigazioni sotto spinnaker. In ogni caso una volta che ci si trovi in questi luoghi, è consigliabile impostare un programma di massima, ma poi lasciarsi andare in cerca di isole, baie, boschi finché tutto sembrerà privo di importanza, eccetto il mare, il vento, l'approdo del giorno. L'itinerario che proponiamo è appunto un suggerimento, va da Split (Spalato) a Dubrovnik (Ragusa) e viceversa, uno dei più affascinanti dell'Adriatico. 
Da Spalato a Dubrovnik tra mille isole
Spalato è la città più grande e trafficata della costa dalmata, il porto è ben collegato con l'Italia e qui arrivano e partono molte navi per le varie isole dell'arcipelago e per Ancona. SpalatoAl mercato della frutta situato proprio sotto le mura della cittadella romana, c'è di tutto: merce locale di stagione disposta a cumuli su banchi di legno e muratura, prosciutti, galline e formaggi, un po' all'aperto e in parte nelle macellerie che orlano la piazza. Il mercato del pesce è situato in un'ampia loggia a 5 minuti dal porto, e l'offerta è basata sul prodotto locale peraltro sempre vario e fresco. 
All'ingresso dell'ampio porto c'è il marina dell'ACI (Adriatic Croazia International Club) la catena di approdi turistici croata, bene organizzata e con gentili assistenti che aiutano nell'ormeggio. Il cuore della città è invece occupato dal palazzo di Diocleziano, l'imperatore romano di origine dalmata che qui si era ritirato portando con sé corte e dignitari. 
Del palazzo ci rimane uno spettacolo grandioso, le alte facciate monumentali che guardano il mare, sono praticamente intatte, così le stesse mura con le torri, e all'interno i templi e gli altri edifici straordinari con addossate costruzioni posteriori che fanno un tutt'uno di grande pregio. 
itinerario Spalato - Dubrovnik
La nostra crociera a vela inizia, e Milna è una bella meta sull'isola di Brac (Brazza). Qui si può sostare nelle frequenti baiette che circondano la costa dell'isola, e arrivare nel tardo pomeriggio nel lungo canale che immette al paese, proprio quando la luce bassa e dorata, illumina le caratteristiche case di pietra antistanti il porto. 
Il giorno dopo, doppiate le "porte di Spalato", così è chiamato lo stretto che si trova tra l'isola di Brac e quella di Solta, dopo una breve navigazione verso Sud, troviamo l'isola di Hvar (Lesina) con la cittadina omonima. Le case e le piazzette sono di stile marcatamente veneziano, come lo stesso forte che domina l'altura, chiamato "Napoleonico" perché ristrutturato in quel periodo storico, ma che ha incastonato sulle mura un bianco leone in pietra d'Istria. 
Panorama di HvarUna cittadina da visitare, quella di Hvar, alle cui rive ci si può ormeggiare senza problemi, anche se il traffico dei mezzi locali crea abbastanza moto ondoso e con vento di traversia l'ormeggio risente della risacca. Un'alternativa può essere quella delle vicine isole Pakleni (Spalmadori), situate e Sud-Ovest di Hvar, dove c'è un tranquillo marina (ACI Palmizana) e diverse baie adatte all'ancoraggio notturno. 
Nell'isola di Hvar altri centri interessanti da vedere sono Stari Grad, che offre ormeggi in riva e la possibilità di visitare un'antica villa duecentesca fortificata, ora sede di un museo, e Vrboska, un paese molto grazioso situato dentro un fiordo all'esterno del quale c'è una bella rada. Nell'abitato si trova, tra l'altro, l'unico esempio di chiesa fortificata, costruita a metà del 1500 a difesa dagli attacchi dei pirati. 
La tappa successiva può passare per l'isola di Scedro (Torcola), a meno di 12 miglia, dove a Nord si trova la bella baia di Lovisce con varie diramazioni al suo interno, adatte alla sosta per il bagno e il pranzo di mezzogiorno. Nel pomeriggio, volendo, con altre 15 miglia di navigazione si può arrivare alla testa della lunga penisola di Peljesac (Sabbioncello), dove nella ben protetta baia di Loviste si può dar fondo e passare una notte all'ancora in piena sicurezza. 
KurculaE siamo arrivati a poche miglia da Korcula (Curzola) dove un comodo marina è attiguo al centro dell'omonima cittadina. Questa antica località occupa una collinetta totalmente ricoperta di suggestive case decorate con bifore come a Venezia, e con gli stessi stemmi dogali. 
Nella città vecchia, ben conservata, si possono fare rifornimenti alimentari, facendo però attenzione ai prezzi, conveniente la carne, mentre il pesce (poco) e la frutta costano il doppio che a Spalato. 
isola di BadijaDa segnalare anche le vicine baie, situate nella zona delle antiche cave, che hanno acque limpide e turchesi ma sono circondate da numerosi scogli; sulla piccola isola di Badija, un antico monastero fa da sfondo. 
Proseguendo nella navigazione, la meta successiva è l'isola di Mljet (Meleda). L'intera zona a Nord-Ovest dell'isola è parco nazionale, la bella rada di Polace (porto Palazzo) è invece grande e accessibile, le sue rive sono stupendamente alberate e nel fondo, davanti alle rovine di un palazzo di epoca romana, sono stati sistemati alcuni corpi morti dove è possibile attraccare; ma tutta l'ampia baia interna è adatta a un ancoraggio protetto da tutti i venti. 
Monastero benedettinoSistemato l'ormeggio si può scendere a terra dove, una volta superata la strada asfaltata e percorso un sentiero che taglia nel bosco, si arriva un piccolo lago di grande bellezza collegato al mare da un canale. Nell'unica isola è stato costruito un suggestivo monastero benedettino, oggi trasformato in albergo. 
Proseguendo nel nostro itinerario, navighiamo tra Mljet e Peljesac in direzione di Okuklje (Porto Camera). La sosta per un bagno è però consigliabile effettuarla, prima, nella piccola baia formata dagli scogli Borovac e Senjevci. Okuklje è un approdo completamente protetto, i pescatori abitano qui solo d'estate e offrono ai diportisti aragoste e pesce da consumere direttamente in barca, o a terra in trattorie improvvisate. Per chi vuole fare del moto, è piacevole la passeggiata che porta su un'altura oltre una chiesetta, fino al crinale. 
La tappa successiva ci porta finalmente a Dubrovnik (Ragusa), ma per arrivare alla più nota delle città croate, prima bisognerà attraversare un vasto braccio di mare ed entrare nelle acque interne della costa disseminate di isole boscose e verdissime fino alla battigia. Da notare in fondo alla baia di Lopud (Isola di Mezzo), nel lato Sud-Est, un antico castello con ancora le strutture lignee intatte sulla grande torre di pietra. 
DubrovnikDubrovnik è sicuramente uno degli scali più interessanti dell'Adriatico, e per aprezzarla di più conviene attraccare al marina dell'ACI situato nel fondo di un lungo fiordo a Nord della città, raggiungibile con autobus e taxi. Le ore della sera sono le più belle per visitare Dubrovnik, animata spesso, soprattutto nel periodo estivo, da manifestazioni e concerti, alcuni nei cortili degli antichi palazzi patrizi. Le manifestazioni proseguono fino a tarda sera e ci si trova bene a cenare all'aperto nelle calli parallele allo Stradun, l'arteria principale. Per visitare le imponenti mura è meglio aspettare le fresche ore del mattino. 
E veniamo al ritorno. Mettendo la prua a Nord e superata Lopud, si apre una lunga e stretta insenatura che porta alle cittadine di Ston e Mali Ston collegate da importanti e antiche fortificazioni costruite per difendere la preziosa salina ancora in funzione. Di recente un terremoto ha molto danneggiato le case di queste località e l'opera di ricostruzione è visibilmente in ritardo. 
Il prossimo scalo sarà ancora sulla bella isola di Mljet. Per tutto l'itinerario di ritorno bisognerà tenere conto del Maestrale, qui vento di "bel tempo" che però soffia di prua fin dalle prime ore del pomeriggio fino a sera, quando va in bonaccia. A Mljet possiamo sostare a Pomena, nell'ormeggio ben ridossato davanti al grande albergo, o all'ancora lungo e sotto costa all'isolotto Pomestak. 
Dopo ci aspetta Lastovo (Lagosta) che è stata per molti anni interdetta al turismo in quanto base militare. Gli approdi di Mali Lago e Velj Lago, ben protetti, sono circondati da altre baie minori protette e verdi, il paese è all'interno e non ha speciali attrattive. 
Il giorno dopo a poche miglia sul lato Sud di Korcula c'è Brna un paesino dalle limitate possibilità di ormeggio, ma con un interessante piccolo arcipelago di fronte. Il posto migliore dove sostare è la baia a ferro di cavallo dell'isolotto Prznjak Veli dove le acque a volte turchesi a volte scure per le posidonie del fondo, offrono relax e piacevoli bagni. Continuando il giro dell'isola si può dedicare una sosta a Vela Luka (Vallegrande), una cittadina con ormeggi in riva e possibilità di buoni rifornimenti, ma tutta questa zona è ricca di baie e ogni uno vi dedichi il tempo che ha. 
A 15 miglia da Korcula troviamo quindi l'isola di Vis (Lissa), segnata da profonde insenature, e poi la grande baia con la città omonima che si è sviluppata lungo le rive, attrezzate con corpi morti, luce e acqua; comodi i piccoli supermercati che si trovano sulla strada principale. Anche qui, ovunque case in stile veneziano che si alternano a fortificazioni della "Serenissima". Sull'altro lato dell'isola sorge invece Komiza (Comisa), con l'ormeggio dietro il molo foraneo, le case caratteristiche e, nella torre sul molo, un museo della pesca. 
Sulla vicina isola di Bisevo (Busi), a circa 4 miglia, segnaliamo una grotta azzurra di straordinaria bellezza; è gestita da un barcaiolo locale che fa da guida attraverso un stretto e lungo corridoio nella roccia, che immette in una grande ansa con acque luminescenti; la luce infatti entra da un'apertura sottomarina, da dove, i più allenati escono in apnea. 
Torniamo verso Spalato navigando sul lato Est di Vis; da ammirare i bassi fondali attorno ai "sassi", grossi scogli circondati da acque variopinte dai riflessi caraibici. All'interno di un piccolo isolotto c'è la Grotta Verde, così chiamata per la luce particolare che irrompe all'interno da un'apertura naturale del soffitto. 
TrogirPrima di rientrare al porto di partenza, navighiamo per Nord superando il lato Ovest dell'isola di Solta per proseguire la navigazione tra scogli e piccole isole, fino a Trogir (Zara Vecchia) un'altra splendida cittadina da non perdere (si ormeggia sulle rive o nel marina ACI). 
Lasciando Trogir ci potremo concedere un ultimo bagno a Sud del capo dell'isola di Ciovo, passaggio obbligato verso Spalato. 
Eccoci dunque al termine della crociera, e molte sono le cose che potrete scoprire da soli negli itinerari proposti, attenti al mutare del vento, sensibili al profumo della macchia e del mare, in un intimo contatto con la natura rimarranno nella memoria per sempre, spiagge, fondali, boschi, isole e città. 
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Mario Rossetti 
Crociere Scuola & Charter 
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  • Skipper: 335 29 09 15: sempre in ascolto, compatibilmente con le manovre di bordo


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